EUROPA/POLONIA - La “Dichiarazione di Varsavia” approvata al IV Congresso Mondiale delle Famiglie; proposta una “Lettera dei Diritti della Famiglia in Europa” e la proclamazione dell'Anno per la Famiglia nel 2008

venerdì, 18 maggio 2007

Varsavia (Agenzia Fides) - “Credo che questo Congresso sia servito a rafforzare in tutti i partecipanti il desiderio di lavorare senza sosta affinché governi, istituzioni politiche e legislazioni di tutti i paesi, riconoscano il ruolo insostituibile della famiglia e la sostengano in modi diversi affinché possa compiere la sua funzione”: lo afferma Lola Velarde, Presidente della Rete Europea dell'Istituto di Politica Familiare (IPF) alla fine del IV Congresso Mondiale delle Famiglie, celebrato dall’11 al 13 maggio a Varsavia, in Polonia (vedi Fides 3/5/2007). All’incontro hanno partecipato più di 3.300 persone, appartenenti ad associazioni familiari, che provenivano da 60 paesi di tutto il mondo. “L'ambiente è stato di una grande cordialità - continua Lola Velarde - con molta varietà riguardo ad età, provenienza geografica, confessione religiosa (cattolici, protestanti, ed anche, benché in numero minore, ebrei e musulmani). Celebrandosi in Polonia, è stata molto netta la presenza cattolica, inoltre è stata costantemente presente l'amata ed ammirata figura del Servo di Dio, Papa Giovanni Paolo II. È stato molto edificante ascoltare i politici polacchi parlare con tanta chiarezza ed ardore del loro appoggio incondizionato alla famiglia e alla vita umana, dal momento del suo concepimento fino alla morte naturale".
“L'importanza e la portata del IV Congresso Mondiale delle Famiglie si è avvertita non solo per il messaggio di appoggio di oltre 100 eurodeputati di 21 paesi che è stato letto durante l’ inaugurazione, o per la petizione espressa dal Vice-primo Ministro polacco, Roman Giertzch, che ha chiesto una “Lettera dei Diritti della Famiglia in Europa”, ma anche per la proposta unanime di più di 3.300 persone ed istituzioni che hanno approvato la cosiddetta Dichiarazione di Varsavia.”
Nella "Dichiarazione di Varsavia" si chiede a tutti i governanti ed alle istituzioni politiche quanto segue: incorporare la prospettiva della famiglia nelle politiche pubbliche come un bene sociale irrinunciabile e come servizio alle proprie nazioni; proteggere la vita di ogni essere umano dal momento del suo concepimento fino alla morte naturale; riconoscere l'educazione dei bambini come diritto fondamentale dei genitori; proteggere i giovani dal processo di perdita dei valori morali; promuovere misure economiche che permettano condizioni di vita degne a tutte le famiglie.
I partecipanti al Congresso hanno sollecitato che, come conseguenza di tale Dichiarazione, si proclami l'anno 2008 come “Anno per la Famiglia. “Questi Congressi - conclude Lola Velarde - sono molto edificanti, servono affinché le associazioni familiari si incontrino tra loro, acquisiscano nuove idee e soprattutto si rafforzino vedendo che non sono sole, ma che i loro impegni ed ideali sono condivisi da moltissime persone". (RG) (Agenzia Fides 18/5/2007; righe 30, parole 426)


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