AMERICA/STATI UNITI - “L’intolleranza ti isola”: presentata all’Onu la Giornata Mondiale del Rifugiato, il 20 giugno 2007

venerdì, 11 maggio 2007

New York (Agenzia Fides) - E’ stata presentata alle Nazioni Unite la Giornata Mondiale del Rifugiato che si celebrerà in tutto il mondo il prossimo 20 giugno 2007.
La Giornata è un’occasione per portare all’attenzione dell’opinione pubblica la drammatica condizione dei rifugiati: milioni di persone in tutto il mondo, costrette ad abbandonare la propria casa, la propria terra, spesso i propri familiari, a causa di guerre, violenze e persecuzioni.
Il tema scelto per il 2007 è “L’intolleranza ti isola”. Nell’illustrarlo, un comunicato dell’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati nota: “Quale che sia la ragione più evidente della loro fuga (guerra civile, persecuzione personale, pulizia etnica, etc), alla base della loro difficile situazione c’è sempre una forma di intolleranza politica, culturale, sociale o etnica, che non lascia scelta. Inoltre al giorno d’oggi assistiamo sempre più spesso all’emergere, anche nelle società più sviluppate, di sentimenti ostili che talvolta degenerano in razzismo e xenofobia”.
Ma i rifugiati devono spesso affrontare anche un’altra intolleranza: quella che trovano nei paesi che offrono loro asilo e un rifugio sicuro dalla guerra e dalla persecuzione. E’ l’intolleranza che ostacola l’integrazione e rende ancora più doloroso il loro esilio.
Per questo motivo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati afferma: “Per quanto ci si voglia chiudere in se stessi, la realtà ha già preso una strada: il mondo è già insieme”, è già globalizzato e la convivenza offre “una grande opportunità di arricchimento”.
Numerose organizzazioni cattoliche come la Caritas, il Jesuit Refugee Service, congregazioni e ordini religiosi come gli Scalabriniani stanno approntando specifiche iniziative di sensibilizzazione a livello internazionale, in occasione della Giornata.
Secondo i dati Onu,i rifugiati nel mondo sono oltre 20 milioni, dei quali circa nove milioni di bambini. Sono esclusi da questa stima i “profughi interni”, coloro che, pur avendo dovuto lasciare le loro case, sono rimasti all’interno del paese di origine: si calcola siano circa 25 milioni. (PA) (Agenzia Fides 11/5/2007 righe 27 parole 278)


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