ASIA/PAKISTAN - La società civile manifesta contro la “talebanizzazione” e la diffusione dell’estremismo religioso in Pakistan

venerdì, 4 maggio 2007

Lahore (Agenzia Fides) - La società civile pakistana vuole restare laica, secolare, democratica, pluralista. Per questo nei giorni scorsi associazioni, movimenti, sindacati, minoranze religiose, Ong, e migliaia di semplici cittadini hanno manifestato per le via di Lahore chiedendo di fermare la deriva integralista che la diffusione dell’estremismo religioso nel paese. Numerosi gruppi che tutelano i diritti umani hanno denunciato il pericolo che la “talebanizzione” della nazione possa mortificare del tutto il rispetto dei diritti umani nel paese e farlo sprofondare in un’era di chiusura e intolleranza.
L’Organizzazione delle Donne Cattoliche e la Commissione “Giustizia e Pace” della Conferenza Episcopale del Pakistan, hanno aderito alla manifestazione incoraggiando la società civile del paese a far sentire la propria voce. I manifestanti hanno chiesto al governo di tutelare la libertà religiosa e di espressione nel paese, in tutte le funzioni pubbliche. In rappresentanza del movimento dei manifestanti, una delegazione incontrerà domani, 5 maggio, il Ministro della Giustizia Mohammad Iftikhar.
Le associazioni chiederanno al Ministro contributi e stanziamenti per educare a un cultura dei diritti umani; sradicare gli abusi, intraprendere misure concrete per aumentare il rispetto dei diritti fondamentali di ogni persona in territorio pakistano. Segnalando le diverse sfide che il governo è chiamato a fronteggiare nel campo del rispetto dei diritti umani, si chiedono alcune urgenti riforme in campo legislativo, sociale e politico, incoraggiando la società civile a rafforzare la visione dei diritti umani a tutti i livelli nel paese. Il forum della società civile pakistana intende combattere il terrorismo, la violenza in nome della religione, le differenze di gruppo etnico e classe sociale, le questioni di legalità e sicurezza, le discriminazione di genere. Per costruire una società basata su solidi principi di giustizia e di trasparenza, si invitano tutti i settori della società di lavorare insieme per rafforzare la cultura di pace, tolleranza e tutela dei diritti umani, elogiando il ruolo di giornalisti, avvocati, politici, sindacalisti, organizzazioni della società civile già oggi impegnate nel rimuovere le discriminazioni ancora esistenti. (PA) (Agenzia Fides 4/5/2007 righe 27 parole 270)


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