AMERICA/MESSICO - Il rifiuto dell'aborto “non è una questione di fede, né di mera considerazione sentimentale o compassionevole, è questione umana ed antropologica”: Messaggio dei Vescovi della Provincia di Hidalgo sul valore e sulla difesa della vita

venerdì, 13 aprile 2007

Hidalgo (Agenzia Fides) - I Vescovi della Provincia Ecclesiastica messicana di Hidalgo hanno pubblicato un Messaggio in occasione della Pasqua sul valore e sulla difesa della vita, visto l'acceso dibattito in corso in Messico sul tentativo di legalizzare l'aborto. A Pasqua celebriamo il trionfo della vita "è perciò necessario riaffermare il valore della vita umana e pertanto, ci opponiamo a quello che la Chiesa ed i Papi hanno chiamato "cultura della morte" affermano i Vescovi. Si tratta di una lotta che "che cerca di strappare il diritto alla vita a persone innocenti, e per raggiungere questo obiettivo si propongono argomenti che possono apparire giustificativi, ma quando sono analizzati serenamente, risultano avere poche fondamenta" continuano i Vescovi.
Con questo Messaggio intendono offrire alcune precisazioni che illuminino il giudizio e riaffermino i principi della fede. Sebbene si cerchi di far tacere la Chiesa in questo dibattito, "considerando che non deve intervenire in questo tema", tuttavia i Vescovi “non possono rimanere in silenzio, in quanto siamo apostoli di Gesù Cristo, siamo chiamati a difendere il diritto inalienabile alla vita, perché non basta legalizzare l'aborto per dire che sia morale ed eticamente buono. È come se si legalizzasse il furto, il contrabbando o qualche altro delitto, non per questo sarebbe buono."
I Vescovi evidenziano che "non si può difendere una vita, quella della donna, togliendo la vita ad un essere innocente ed indifeso. Ambedue hanno lo stesso diritto di vivere, ed è un diritto che nessuno può strappare". Si tratta dunque di armonizzare entrambi i diritti, tanto quello della donna come quello del bambino non nato. Inoltre non è una questione religiosa o di una visione particolare ma “si tratta di una questione naturale, di un diritto che tutti hanno e che tutti dobbiamo difendere e tutelare”. Pertanto il no all'aborto “non è una questione di fede, né di mera considerazione sentimentale o compassionevole, è questione umana ed antropologica". I legislatori "hanno in tutto questo una grave responsabilità morale, perché approvare queste iniziative vuol dire permettere che con tali norme si uccidano legalmente persone innocenti." I Vescovi concludono lanciando un appello a tutti i fedeli, perché rispondere a "tutta questa crisi che attenta alla famiglia e alla vita, deve costituire una sfida per tutta la nostra attività pastorale.. È il nostro compito "offrire agli uomini del nostro tempo i criteri del Vangelo sulla persona umana, sulla famiglia e sulla società". (RG) (Agenzia Fides 13/4/2007; righe 28, parole 404)


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