VATICANO - Cammino di preghiera per la Quaresima - Le tre tentazioni di Gesù, i tre rinnegamenti di Pietro (II) (Mt 26, 57-75; 27, 1-2; Mc 14, 53-72; Lc 22, 54-71, 23,1; Gv 18,12-27)

lunedì, 2 aprile 2007

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Il secondo rinnegamento. Pietro si era ritirato verso l’atrio, verso il vestibolo. Anche lì, le guardie ed i servitori avevano acceso un fuoco con la brace a causa del freddo. Pietro si avvicinò per scaldarsi anche lui. La stessa serva arriva e, vedendolo di nuovo, ricomincia a dire ai suoi assistenti: “Costui è di quelli” (Marco 14, 69). Pietro semplicemente nega.
Ma un’altra serva lo scorge, e rivolgendosi alle persone presenti, dice a sua volta: “Costui era con Gesù, il Nazareno” (Matteo 26, 71). Pietro deve negare nuovamente, ma con più forza questa volta, giurando: “Non conosco quell’uomo” (Matteo 26, 72).
Poco dopo, “un altro”, una guardia, un garzone che aveva assistito quando Pietro era stato interpellato la prima volta nel cortile, si rivolge direttamente a lui: “Anche tu sei di loro” (Luca 22, 58). Come unica scappatoia, Pietro gli risponde: “Amico mio, non lo sono” (Luca 22, 58 sbagliato!).
Ma questa risposta non basta a placare i seri dubbi che nascono negli spiriti ormai infiammati, l’attenzione dei presenti è ormai rivolta su Pietro. La gente riunita attorno al fuoco riprende allora l’accusa, e si rivolge a lui direttamente: “Non sei anche tu dei suoi discepoli?” (Giovanni 18, 25). C’è bisogno di una risposta! Pietro nega dicendo: “Non lo sono” (Giovanni 18, 25).
Questa volta l’attacco è stato più duro e più lungo, ed è giunto da tre fronti differenti. Quest’ultima risposta sembra convincente: per quattro volte consecutive, Pietro ha negato, negato di conoscere quell’uomo, negato di essere tra i discepoli di quell’uomo. Davanti a molte persone. Ma Pietro è sano e salvo. Il secondo momento di rinnegamento è terminato, il secondo rinnegamento è compiuto. (Continua) (J.M.) (Agenzia Fides 2/4/2007, righe 19, parole 289)


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