EUROPA/FRANCIA - Famiglia basata sul matrimonio, difesa della vita dal concepimento fino alla morte naturale, maggiore ripartizione del lavoro e delle ricchezze, accoglienza degli emigranti: il discorso del Card. Ricard all’apertura dell'Assemblea Plenaria dei Vescovi francesi

mercoledì, 28 marzo 2007

Lourdes (Agenzia Fides) - Il Presidente della Conferenza Episcopale Francese, il Card. Jean-Pierre Ricard, ha ricordato nel discorso di apertura dell'Assemblea Plenaria dei Vescovi francesi - che si tiene dal 27 al 30 marzo a Lourdes -, alcuni principi basilari in occasione delle prossime elezioni che si terranno nel paese.
Il Cardinale ha affermato in primo luogo che il cattolico, al momento di una scelta politica, deve essere coerente con le sue convinzioni cristiane. Tra queste convinzioni ha citato il valore della famiglia, "cellula basilare della comunità umana... che attualmente ha più che mai necessità di essere sostenuta". "Diciamo sì - ha affermato il Cardinale - alla famiglia fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna, aperta alla procreazione, sì al diritto che ha il bambino di avere un padre ed una madre". Un altro punto importante ricordato dal Cardinale si riferisce all'eutanasia: occorre dire chiaramente no "al riconoscimento di un preteso diritto alla morte che costituirebbe una legalizzazione dell'eutanasia. La dignità della vita deve essere rafforzata in ogni momento e perciò non si può ammettere in nessun modo la pratica dell'eutanasia".
Illustrando la posizione della Chiesa di fronte all'aborto, il Presidente della Conferenza Episcopale ha affermando come in questo campo “si è passati da una logica di confronto all'affermazione di un diritto che sembra evidente, e ogni volta risulta più difficile resistere davanti a forti pressioni”. Il Cardinale ha anche messo in guardia rispetto ai pericoli nella ricerca bioetica quando non si rispettino i diritti dell'uomo.
Il Card. Jean-Pierre Ricard ha insistito anche sull'importanza di tutto quello che conduce ad una maggiore equa ripartizione del lavoro e delle ricchezze, per lottare contro le disuguaglianze crescenti nel mondo e nel paese. “L’Europa non può né deve disinteressarsi del resto del mondo; piuttosto deve avere piena coscienza che altri paesi ed altri continenti attendono da lei iniziative audaci per offrire ai paesi più poveri i mezzi per il loro sviluppo, per l’organizzazione sociale e per edificare un mondo più giusto e fraterno". Ha chiesto anche una "accoglienza per gli emigranti che sia generosa, responsabile e rispettosa dei diritti dell'uomo".
Ricordando tutti questi principi importanti, i Vescovi intendono soltanto illuminare le coscienze attraverso una riflessione e un discernimento previo, lanciando un appello ai cattolici perché scelgano quei politici che rispettano i valori difesi dalla Chiesa. (RG) (Agenzia Fides 28/3/2007; righe 29, parole 391)


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