ASIA/PAKISTAN - La “Commissione per la Pace e lo Sviluppo umano” opera per la difesa dei diritti della donne: c’è ancora molto da fare in Pakistan

lunedì, 12 marzo 2007

Lahore (Agenzia Fides) - Urge promuovere la dignità delle donne e i loro diritti inalienabili: lo afferma la “Commissione per la Pace e lo Sviluppo Umano” che segnala come la condizione femminile in Pakistan sia deteriorata da abusi, violazioni, assenza di pari opportunità.
Insieme con un forum di organizzazioni laiche e cristiane impegnate per i diritti umani a livello nazionale, la Commissione, che ha sede a Lahore, denuncia la violazione dei diritti delle donne e nota l’esistenza di alcune leggi discriminatorie che colpiscono la condizione femminile in Pakistan e ne impediscono un reale progresso economico, sociale e culturale.
Secondo Waseem Anthony, Direttore della Commissione, la situazione delle donne negli ultimi anni non è migliorata: problemi come il delitto di onore, lo scambio di donne trattate come merce, la violenza domestica, lo stupro impunito, la privazione del diritto di voto in alcune aree ed altri abusi, dimostrano che occorre lavorare ancora molto a livello politico e di sensibilizzazione della società civile per migliorare la vita delle donne. Waseem ricorda l’art 25 della Costituzione del Pakistan, che sancisce l’uguaglianza per tutti i cittadini: questa dovrebbe essere garantita, a suo dire, da un più equo sistema di polizia e giudiziario e da una riforma politica mirata sul lungo periodo.
La Commissione è una Organizzazione non governativa impegnata nella difesa dei diritti umani e delle minoranze, che raccoglie cristiani e musulmani. Spesso lavora fianco a fianco con la Commissione “Giustizia e Pace” dei Vescovi pakistani.
Fra gli enti impegnati attivamente nella promozione della condizione femminile nel paese vi è anche l’Organizzazione delle Donne Cattoliche (“Catholic Women Organization”), che opera con diversi obiettivi: diffondere una cultura dei diritti umani e dei diritti della donna; sensibilizzare i cittadini, soprattutto le donne, sui mezzi legali per difendere la dignità femminile; promuovere il benessere socio-economico delle donne nella società; valorizzare il contributo delle figure femminili nella Chiesa e nella nazione. (PA) (Agenzia Fides 12/3/2007 righe 25 parole 256)


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