ASIA/BANGLADESH - Per salvare il paese dalla crisi istituzionale, il Nobel per la pace Yunus annuncia la fondazione di un nuovo partito politico

mercoledì, 21 febbraio 2007

Dacca (Agenzia Fides) - Il paese versa in uno stallo politico che vede due fazioni fronteggiarsi e perdere di vista il bene della popolazione: per questo Mohammed Yunus, l’economista che ha inventato il microcredito, premiato con il Nobel per la Pace 2006, ha annunciato una novità per il panorama politico nazionale: la formazione di un nuovo partito da lui guidato, che correrà per le elezioni generali previste nei prossimi mesi. Mentre la data del voto non è ancora stata fissata (era il 22 gennaio scorso, poi è stata rimandata a data da destinarsi), la decisione di Yunus, personalità molto in vista nella nazione e stimata a livello internazionale, è destinata a dare uno scossone alla scena politica bengalese, che da mesi versa in una fase di stallo.
La crisi è stata innescata dallo scontro fra le due coalizioni principali, in vista delle elezioni generali: quella del Partito nazionale del Bangladesh, guidato dall’ex premier Khaleda Zia, e la “Awami League”, con a capo Hasina Wajed.
La nuova formazione fondata da Yunus si chiamerà “Nagarik Shakti”, che significa “Potere ai cittadini” e cercherà di coagulare un ampio consenso popolare, partendo dalla base, dai piccoli villaggi. Il programma del nuovo partito pone l’accento sulla lotta alla corruzione e all’ingiustizia sociale, sullo sviluppo economico e la lotta alla povertà.
“La gente ne ha abbastanza della politica della divisione nel paese”, ha dichiarato Yunus. “Sono determinato nella mia decisione di scendere in politica con una nuova formazione che presenti una rinnovata cultura democratica alla nazione e che trovi candidati onesti”, ha sottolineato l’economista, spiegando le sue motivazioni.
Intanto il paese vive nell’incertezza e, finchè il governo transitorio non fisserà una data per le elezioni, la situazione sociale è molto fluida. Anche se, come dicono fonti della Chiesa locale, la gente comune desidera la pace, il lavoro, la normalità. La crisi, infatti, rischia di far sprofondare ulteriormente l’economia di uno dei paesi più poveri del mondo, con pesanti conseguenze sociali.
Il paese, ribadiscono fonti di Fides, ha bisogno di riforme e nuovi progetti, soprattutto di investimenti nell’istruzione: occorre un governo che lavori per condurre la nazione sulla strada dello sviluppo economico, sociale e culturale. (PA) (Agenzia Fides 21/2/2007righe 27 parole 271)


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