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Dili (Agenzia Fides) - La Commissione “Verità e Amicizia” istituita dai presidenti di Indonesia e Timor Est per indagare sulle violenze del 1999, ricercare una verità definitiva e promuovere buone relazioni fra i due stati ha iniziato le sue udienze. La Commissione ha iniziato ad ascoltare le dichiarazioni dei principali testimoni della violenza che causò oltre 1.400 morti a Timor Est: fra i personaggi chiamati a deporre vi sono anche il presidente indonesiano dell’epoca, Yusuf Habibie, il ministro degli Esteri, Ali Alatas, e l’ex capo delle Forze Armate, il generale Wiranto. E’ previsto l’ascolto di circa 70 persone in totale, fra cui anche il leader della milizia filo-indonesiana “Aitarak”, Enrico Guterres. Guterres era stato già condannato nel 2002 a dieci anni di carcere per crimini contro l’umanità ma, dopo aver fatto ricorso alla Corte d’appello indonesiana, la condanna gli è stata dimezzata.
In questi anni le Nazioni Unite hanno accusato l’esercito indonesiano di aver reclutato e armato le milizie che compirono stragi indiscriminate e distrussero l’80% delle infrastrutture a Timor Est, nelle violenze che seguirono al referendum del 1999 che sancì l’indipendenza di Dili dall’Indonesia.
Di recente, prima di iniziare i suoi lavori, la Commissione “Verità e amicizia” ha lanciato un appello a diffondere uno spirito e una mentalità che guardi al futuro con ottimismo e speranza, senza dimenticare il passato ma riconoscendo gli errori, le difficoltà e i segni dolorosi che ha lasciato.
La Chiesa cattolica in Indonesia e a Timor Est guarda con favore all’attività della Commissione, notando che l’iniziativa sta trovando crescenti consensi fra la gente, stanca dei conflitti, della violenza, della vendetta. Mons. Petrus Turang, Arcivescovo di Kupang (a Timor Ovest, Indonesia) è membro della Commissione (PA) (Agenzia Fides 19/2/2007 righe 25 parole 259)
