EUROPA/SVIZZERA - Sradicata oltre 40 anni fa, la “yaws”, terribile malattia tropicale, sta riemergendo nei paesi poveri, tra le popolazioni rurali ed emarginate di Africa, Asia e Sud America

venerdì, 26 gennaio 2007

Roma (Agenzia Fides) - La yaws, o framboesia, è una malattia tropicale, molto comune nelle isole dei Caraibi, nelle Filippine, in Africa, in India ed in altri paesi tropicali. È causata da microrganismi simili a batteri, chiamati spirocheti, che attaccano soprattutto i bambini.
Negli anni ‘50 erano oltre 50 milioni le vittime in tutto il mondo contagiate da questo virus, e con il Global Yaws Control Programme, dal 1952 al 1964, l’Organizzazione Mondiale della Salute insieme all’Unicef riuscirono a trattare 300 milioni di persone in 50 paesi, riducendo di oltre il 95% i livelli globali della malattia. Oltre 40 anni fa, grazie a questo programma di controllo, questa malattia dimenticata venne sradicata.
Purtroppo, da qualche tempo, ogni anno si registrano nuovi casi, e attualmente ne sono stati riscontrati più di 500 mila. Per far fronte a questa emergenza gli esperti di tutto il mondo hanno convocato un incontro per sviluppare una nuova strategia che punti ad individuare e curare tutti i casi di yaws, interrompere la trasmissione della malattia, prevenire le disabilità conseguenti, rendere minima la sofferenza di questa pandemia che ha un periodo di incubazione di diverse settimane e si cura con una singola dose a lunga durata di penicillina.
Il contagio avviene solo negli esseri umani a causa di un microrganismo che penetra nella pelle della vittima attraverso una lesione, dando luogo a eruzioni giallastre che lentamente si ingrossano e contengono una sostanza contagiosa che si diffonde in tutto il corpo. I sintomi portano dolori alle articolazioni, perdita di peso e di appetito. Il contagio avviene per via diretta, in caso che la sostanza venga in contatto con una ferita aperta, oppure indirettamente, per mezzo delle mosche. E’ una malattia debilitante che può causare nelle vittime più giovani gravi deformazioni. Ossa, cartilagini, pelle e tessuti molli si corrodono lasciando le vittime sfregiate. (AP) (26/1/2007 Agenzia Fides; Righe:26; Parole: 328)


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