AFRICA/MADAGASCAR - “La situazione è sotto controllo. Si cerca ora di tornare alla normalità” dicono fonti locali dopo il tentativo di pronunciamento militare

lunedì, 20 novembre 2006

Antananarivo (Agenzia Fides)- Sembra rientrato il tentativo di pronunciamento militare in Madagascar (vedi Fides 18 novembre 2006). “Il generale Randrianafidisoa, detto “generale Fidy” non è riuscito a mobilitare dietro di sé le truppe alle quali aveva rivolto un appello alla sedizione ed ora è ufficialmente ricercato dalla giustizia malgascia” dicono all’Agenzia Fides fonti locali da Antananarivo, la capitale del Madagascar.
“Ieri, si sono svolte le esequie dell’unica vittima della sparatoria avvenuta nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 novembre, un militare leale al governo. Era presente il Primo Ministro in rappresentanza del Presidente Marc Ravalomanana, che ha ripreso la sua campagna elettorale” aggiungono le fonti di Fides. “Durante un comizio, il Presidente ha criticato una parte della stampa per come ha riportato il tentativo di rivolta, affermando che sono state diffuse notizie imprecise e inutilmente allarmanti”.
In questo momento il Madagascar si sta preparando alle elezioni generali. L'opposizione contesta la data delle elezioni fissata per il 3 dicembre prossimo. Secondo la legge in vigore le elezioni del Presidente devono avere luogo da 30 ai 60 giorni della fine del mandato.
L'Alta Corte Costituzione riconosce come data di conclusione del mandato dell'attuale Presidente in carica il 22 Febbraio, giorno in cui il Presidente si era autoproclamato e ha formato il governo. Il 22 febbraio 2002, dopo un lungo braccio di ferro con l’allora Presidente uscente Ratsiraka, Marc Ravalomanana si proclamava vincitore delle elezioni presidenziali del dicembre 2001. Nel maggio 2002, Ravalomanana teneva una solenne cerimonia d’insediamento alla Presidenza.
Secondo questa legge, le elezioni dovrebbero avere luogo il 22 dicembre. Il governo ha chiesto di anticipare le elezioni al 3 dicembre, con la motivazione che Madagascar nel periodo di gennaio - febbraio - marzo è nel periodo dei cicloni. La Alta Corte Costituzionale ha accettato la domanda del governo, fissando le elezioni al 3 dicembre.
Ma c'è un'altra data in questione: quella del 6 maggio, data della seconda investitura di Ravalomanana, che viene anche contestata dall'opposizione, perché non c'è stato nessun riconoscimento della Comunità Internazionale.
In seguito a queste tensioni, dopo una settimana dall'inizio della campagna elettorale, cominciata con critiche acerbe verso il potere attuale, il 17 novembre, verso le ore 11.00 il generale Andrinafidisoa (che si era presentato alle elezioni presidenziali, ma la sua candidatura non era stata accettata dalla Alta Corte Costituzionale) si è recato al Ministero della Difesa, dichiarando di volere istaurare un direttorio militare di transizione, di elaborare una nuova legge elettorale, una nuova costituzione e di creare un’assemblea costituente.
Si è quindi diretto ad Ivato presso la Base Aerea Militare (BANI), insieme ad una decina di militari riservisti. Nella mattina del 18 novembre, alle ore 4.35 si sono sentite delle raffiche di spari provenienti dalla Base Militare. Dieci minuti dopo c'è stata un'altra sequenza di spari. Durante la notte l'entrata della base era stata accerchiate dalle forze inviate dal governo (militari - gendarmeria e polizia). Un testimone oculare ha raccontato di aver visto prima una macchina che tentava di uscire dalla base. Subito dopo un'altra macchina ha tentato di fare lo stesso. Questo ha causato gli spari dei militari all'esterno e la risposta da parte di quelli all'interno della base. Ora la situazione sembra rientrata e il generale è ricercato dalla giustizia. (L.M.) (Agenzia Fides 20/11/2006 righe 46 parole 565)


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