AFRICA/CAMERUN - Prevenzione e cura per combattere Aids, tubercolosi e malaria: la Chiesa Cattolica in Camerun è l’unica ad intervenire in questo senso con la formazione del personale locale e l’accompagnamento dei malati

lunedì, 20 novembre 2006

Roma (Agenzia Fides) - Alberto Piubello vive in Camerun da dieci anni e lavora come medico nella Red Católica della Salute del paese africano che copre il cinquanta per cento dell’assistenza sanitaria totale prestata al paese.
Nel corso dell’VIII Congresso Cattolici e Vita Pubblica appena concluso a Madrid, il medico ha denunciato che l’ostacolo principale per lo sviluppo africano è l’affermazione di una economia politica della guerra. La guerra si è trasformata in un mezzo fine a se stesso, ha dichiarato, e il perseverare della violenza è solo un obiettivo economico. Come esempio ha citato il rapporto tra la guerriglia angolana e il traffico di diamanti.
Ricordando che la tubercolosi, l’Aids o la malaria sono le grandi malattie che affliggono il continente, le ha chiamate arme invisibili di distruzione di massa che non interessano a nessuno. In Africa solamente l’Aids uccide oltre due milioni di persone all’anno, e a questo riguardo, il medico ha richiamato l’attenzione sul fatto che gli organismi internazionali e di cooperazione si fermano alla prevenzione senza prestare attenzione alla cura. Sull’uso del preservativo come prevenzione, inoltre, il dott. Piubello ha dichiarato che questo non è assolutamente una soluzione: “bisogna puntare alla prevenzione unita al trattamento”.
Il medico ha evidenziato il fatto che la Chiesa Cattolica in Camerun è l’unica ad intervenire in questo senso con la formazione del personale locale e l’accompagnamento dei malati. (AP) (20/11/2006 Agenzia Fides; Righe:23; Parole:258)


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