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Sydney (Agenzia Fides) - Sarà pubblicato nel mese di novembre in Australia l’atteso Rapporto della Commissione per la Verità e la Riconciliazione su Timor Est, un documento che “darà agli australiani l’opportunità per comprendere meglio le ragioni alla base dei passati e dei recenti disordini a Timor Est”, sottolinea Mark Byrne, ricercatore presso il Centro per la Giustizia Sociale “Uniya”, dei Gesuiti. “La crisi scoppiata a Dili quest’anno ci ricorda che, senza giustizia e riconciliazione, il passato continuerà ad affliggere il popolo in una nazione uscita da un conflitto come Timor Est”, spiega il ricercatore.
Il Rapporto, che si annuncia di 2.500 pagine, raccoglie documentazione sulla situazione del rispetto dei diritti umani nella piccola nazione asiatica, raccontando casi di abusi e violazioni compiuti durante l’occupazione indonesiana, e negli anni della guerra civile, fino al tempo presente.
Byrne afferma: “La reazione del popolo timorese nei mesi scorsi è stata quella di un popolo che soffre ancora gli effetti di un trauma di massa irrisolto”.
“Mentre il sistema giudiziario non è ancora tanto forte da impedire che si instauri una cultura dell’impunità, restano potenti le componenti che portano verso una situazione di instabilità a lungo termine”, sottolinea Byrne, che collega la questione di Timor Est al ruolo dell’Australia, nel passato e nel futuro, come agente pacificatore nell’area del Sudest asiatico. (PA) (Agenzia Fides 14/11/2006 righe 25 parole 256)
