AFRICA/MOZAMBICO - Riabilitare l’ospedale, migliorare l’offerta sanitaria, parlare alla gente di prevenzione e di salute: nuovo progetto a Moma dei Medici con l’Africa Cuamm

sabato, 28 ottobre 2006

Roma (Agenzia Fides) - A Moma, uno dei distretti più poveri del Mozambico, nella provincia di Nampula, mancano l’acqua, la corrente elettrica e la gente vive in capanne di fango. Qui l’organizzazione internazionale Medici con l’Africa Cuamm si è impegnata per riabilitare l’ospedale, costruito 25 anni fa, e ora fatiscente, migliorare l’offerta sanitaria, parlare alla gente di prevenzione e di salute.
Dei 21 distretti della provincia di Nampula, Moma è il più carente dal punto di vista sanitario. L’aspettativa di vita alla nascita è di 39 anni; il 70% della popolazione vive con meno di 1 dollaro al giorno; 173 bambini su mille muoiono alla nascita; 292 bambini su mille muoiono entro i primi 5 anni di vita; ogni 100 mila bambini nati vivi, 800 mamme perdono la vita; il tasso di prevalenza dell’Hiv è del 9% mentre la malnutrizione cronica arriva al 18%. L’Aids dilaga, la popolazione, 40 mila abitanti, è tra le più povere del paese e il governo non ha le risorse per migliorare le cose. Prevenire le malattie, migliorare l’accesso alle cure sanitarie è uno degli obiettivi del progetto che coinvolge i giovani e le personalità locali.
L’intervento del Cuamm prevede la distribuzione della terapia antiretrovirale per i malati di Aids, con una vasta campagna di informazione e sensibilizzazione per fare accedere la popolazione ai servizi sanitari, e l’educazione della comunità, in particolare dei giovani nelle scuole, sui temi della salute, della prevenzione nella trasmissione verticale dell’Aids, della prevenzione della malaria.
Sono programmati alcuni incontri di formazione per i capi dei villaggi con religiosi (46 tra cattolici e musulmani), curandeiros (30 medici tradizionali), 15 donne che praticano riti di iniziazione, 22 capi di comunità e 20 funzionari statali, così da raggiungere più persone possibili. I religiosi musulmani istituiscono il venerdì come giornata per la sensibilizzazione alla prevenzione dall’Aids e all’utilizzo delle strutture sanitarie. I preti cattolici organizzano gruppi per la pulizia dell’ospedale; i curandeiros, dopo 15 giorni di formazione con personale del Ministero della Salute, adottano alcune pratiche di bio-sicurezza e iniziano ad inviare malati all’ospedale invece di curarli con i loro metodi. (AP) (28/10/2006 Agenzia Fides; Righe:31; Parole:368)


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