ASIA/CAMBOGIA - I giovani e la pace camminano insieme

lunedì, 25 settembre 2006

Phom Penh (Agenzia Fides) - Giovani cristiani, buddisti, musulmani uniti per invocare e costruire la pace. Numerosi giovani di diverse comunità religiose e di diversa provenienza, hanno vissuto nei giorni scorsi in Cambogia eventi di riflessione, confronto, preghiera dedicati al tema della pace. Le iniziative sono nate in occasione della Giornata Mondiale per la pace, proclamata dalle Nazioni Unite il 21 settembre scorso, per cui vi è stata mobilitazione in tutti i paesi del mondo.
A Phom Penh è stata molto attiva la “Youth for Peace”, Organizzazione Non Governativa della capitale, con aderenti sparsi in tutta la nazione, mira a costruire la pace e la giustizia sociale in Cambogia sviluppando modelli di comportamento e di cittadinanza attiva per i giovani che imparano e vivono una cultura di pace. Ai giovani radunati dalla Ong cambogiana si sono uniti gli aderenti al Movimento Giovanile Salesiano che ha ospitato 200 giovani per una conferenza sul tema “Il modo per catturare un nemico è offrirgli la tua amicizia”.
Come informa il bollettino Salesiano Ans, i partecipanti all’incontro - buddisti, mussulmani e cristiani - hanno avuto modo di approfondire e condividere le proprie idee sui temi della pace, della giustizia sociale, della democrazia e dei diritti umani. L’incontro, inaugurato dall’on. Chey Chap, sottosegretario del Ministro per l’Educazione i Giovani e lo Sport, ha visto le relazioni di esperti, oltre a laboratori e spettacoli culturali presentati dagli stessi partecipanti. Fra gli argomenti discussi dai giovani presenti, vi sono stati la criminalità, la droga, l’Aids, il commercio sessuale di ragazzi e bambini, tutti settori in cui, purtroppo, i giovani si ritrovano spesso coinvolti.
I partecipanti, dopo aver riconosciuto gli aspetti negativi della vita che li circonda, hanno preso l’impegno di costruire relazioni sane e compiere gesti di solidarietà nella società cambogiana. A conclusione dell’incontro, don Leonard Ochoa, coordinatore del Movimento Giovanile Salesiano in Cambogia, ha detto: “Pace è l’equilibrio della testa, del cuore e delle mani”. In una suggestiva veglia di preghiera conclusiva, in cui ai giovani è stata consegnata un candela, il Salesiano ha ricordato: “La gioventù è luce di speranza. La gioventù è la pace della famiglia, della società e del mondo. Il compito della gioventù è di far brillare la luce per altri membri della famiglia, della società e del mondo, creare e ristabilire riconciliazione e pace”. (Agenzia Fides 25/9/2006 righe: 28 parole: 285)


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