ASIA/INDIA - I Vescovi del Gujarat al Governatore: “Non firmi la legge anti-conversioni”

lunedì, 25 settembre 2006

Ghandhinagar (Agenzia Fides) - Non firmare la nuova legge anticonversioni, che è incostituzionale e viola la Dichiarazione Universale dei Diritti umani. È la richiesta inoltrata ufficialmente al Governatore del Gujarat, Shri Naval Kishore Sharma, da due Vescovi dello stato, Mons. Stanisaus Fernandes, Arcivescovo di Gandhinagar, e Mons. Thomas Macwan, Vescovo di Ahmedabad.
I Vescovi si riferiscono al nuovo testo, approvato il 19 settembre da Parlamento del Gujarat, denominato “Gujarat Freedom of Religion (Amendment) Bill 2006”, che modifica un testo già in vigore nello stato dal marzo 2003.
In una lettera inviata al Governatore - che deve ratificare il provvedimento per far sì che entri in vigore definitivamente - i Vescovi segnalano tute le problematiche contenute nel testo: esso viola l’art 25 della Costituzione Indiana che garantisce a ogni cittadino libertà di coscienza e di professare, praticare e propagare una religione; viola l’art. 18 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, per cui ogni uomo ha diritto alla libertà di pensiero, coscienza e religione, una libertà che include quella di poter cambiare il suo credo; la legge inoltre risulta discriminatoria nel comminare pene più dure a tribali e a esponenti delle caste più basse, rispetto a quelle previste per i membri delle caste più alte. Si delega poi a un magistrato o a un pubblico ufficiale la funzione di “concedere il permesso” a un cittadino che intende cambiare religione: i Vescovi chiedono su che base un’autorità civile può esser chiamata a giudicare in una materia che riguarda la coscienza o la fede.
I Vescovi segnalano inoltre altri errori come quello identificare “buddismo e giainismo come denominazioni dell’induismo” e non riconoscere l’originalità di questi culti.
Inoltre la lettera denuncia il tentativo del governo, che ha premuto per far approvare il documento, di creare tensioni e divisioni fra le diverse comunità religiose dello stato.
Il Gujarat, governato dal Bharatiya Janata Party (BJP), ha adottato la Legge sulla libertà religiosa nel 2003, impedendo per legge le conversioni da una religione ad un’altra. Promotore del provvedimento è stato il Primo Ministro Narendra Modi, fautore di un’agenda nazionalista che gi ò in passato ha creato tensione e scontri fra la comunità indù e quella musulmana. Contro la legge si stanno mobilitando organizzazioni cattoliche, attivisti dei diritti umani.
In Gujarat la comunità cristiana è lo 0,42% su oltre 50,5 milioni di abitanti, e i fedeli cattolici sono in complesso 150mila. (PA) (Agenzia Fides 25/9/2006 righe 31 parole: 303)


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