Lahore (Agenzia Fides) - L'avvocato cattolico Khalil Tahir Sindhu è il ministro per i diritti umani nel governo della provincia del Punjab pakistano, territorio che costituisce il cuore economico, sociale culturale della nazione e dove vive e risiede la maggioranza dei cristiani del Pakistan. Accanto a lui, nel governo provinciale guidato dalla primo ministro Maryam Nawaz, vi è Sardar Ramesh Singh Arora, rappresentante di religione sikh, che è ministro per le minoranze, il primo di quella comunità religiosa ad occupare una tale posizione.
L'avvocato Sindhu, che da anni ha unito l'attività forense all'impegno politico attivo, era rappresentante cristiano nelle liste della Lega musulmana del Pakistan-Nawaz (PML-N) nelle elezioni generali dell'8 febbraio scorso e candidato al seggio riservato alle minoranze nel Senato del Punjab. Nel voto in Senato, ha ottenuto 253 voti, cinque in più rispetto alla somma dei voti dei membri della coalizione di governo. Persona di grande levatura culturale, morale e spirituale, gode di stima in tutti i partiti presenti in Parlamento, anche tra formazioni di ideologia islamica. Nella scorsa legislatura ha svolto il ruolo di ministro degli affari parlamentari nell'Assemblea del Punjab e ha coltivato buone relazioni con membri dell'attuale opposizione. Era già stato, inoltre, Ministro provinciale per i Diritti umani e le minoranze, e Ministro della sanità nel governo provinciale del Punjab nel 2013.
Sindhu, 57enne, originario di Faisalabad, è un avvocato che si è molto impegnato per la difesa dei diritti delle minoranze cristiane e che ha difeso con successo numerosi casi di blasfemia, ottenendo "oltre 40 associazioni di vittime cristiane della legge di blasfemia”, ricorda a Fides.
In uno degli ultimi casi, Sindhu è stato membro del collegio difensivo che ha portato avanti il processo di appello per Shagufta Kausar e Shafqat Emmanuel, la coppia di coniugi cristiani accusati di blasfemia nel luglio 2013. Dopo un verdetto di condanna a morte in primo grado, la sentenza davanti alla Corte di Appello di Lahore nel 2021 li ha rimessi in libertà.
Sindhu ha partecipato anche al noto processo che ha portato alla liberazione di Asia Bibi, la donna pakistana condannata a morte nel 2010 e poi assolta in terzo grado, davanti alla Corte Suprema nel 2018.
Dal 2008 si è coinvolto nell'attività politica diretta. "Lavoro per una vittoria della giustizia e per la libertà e la dignità di tutti. Porto avanti questa missione nel nome di Cristo. Credo sempre nell'aiuto di Dio in ogni attività, anche nella politica o in un processo in tribunale", afferma. Nella comunità cristiana è conosciuto come persona di fede e di buona volontà che, in gioventù, è stato compagno di studi del compianto ministro cattolico Shahbaz Bhatti assassinato da terroristi nel 2011.
Come rilevato da Fides, nei mesi scorsi un altro politico cattolico, Anthony Naveed, è stato eletto vicepresidente dell'Assemblea del Sindh, provincia del Pakistan meridionale.
(PA) (Agenzia Fides 17/4/2024)