Rev. Dr. Gideon Para-Mallam, photo by Plateau State Government Media Team.
Abuja (Agenzia Fides) - “Le vittime di questi crimini vogliono vedere azioni reali per rendere giustizia ai loro cari. La rabbia della gente può essere placata solo se coloro che sono ritenuti colpevoli vengono portati di fronte alla legge” afferma Alfred Adewale Martins, arcivescovo di Lagos, rivolgendosi al Presidente nigeriano Bola Tinubu per chiedere giustizia per le vittime dei massacri di Natale nello Stato di Plateau (vedi Fides 2/1/2024).
Nella sua dichiarazione l’arcivescovo di Lagos sottolinea che tutto ciò che il governo ha finora fatto è condannare gli omicidi e fare promesse che non si sono concretizzate, alimentando la rabbia e la frustrazione dei nigeriani. “Il cliché comincia a sembrare un disco rotto, e la gente prende tali promesse con le pinze perché nessuno ha effettivamente sentito parlare di qualcuno che è stato portato in tribunale o condannato per crimini così atroci. Non possiamo permettere che ciò continui” afferma Mons. Martins. “Vogliamo sapere chi sono gli autori e i loro mandanti. Fino a quando tutto ciò non avverrà, l’impressione generale è che i colpevoli siano protetti da potenti forze dentro e fuori gli ambienti governativi”.
Negli attacchi compiuti alla vigilia di Natale e nei giorni successivi nelle aree di Bokkos e Barkin Ladi, bande armate hanno attaccato circa 20 villaggi, uccidendo almeno 198 persone, secondo le autorità dello Stato di Plateau. Le violenze hanno inoltre costretto alla fuga migliaia di persone, la maggior parte cristiani. Tra le vittime vi sarebbero comunque anche una trentina di pastori musulmani come dichiarato domenica 7 gennaio in una conferenza stampa dalla coalizione di gruppi di pastori musulmani nello stato di Plateau.
L’8 gennaio la Christian Association of Nigeria (CAN) associazione che raggruppa le maggiori confessioni cristiane nigeriane, ha promosso una pacifica marcia di protesta per le strade di Jos, la capitale dello Stato del Plateau al fine di chiedere maggiore sicurezza nell’area. Alla marcia hanno partecipato circa 5.000 manifestanti.
Il presidente della CAN, Daniel Okoh, ha qualificato gli assalti e le distruzioni di abitazioni e centri di culto come un attacco alla pace e all'unità della popolazione dello Stato di Plateau.
Okoh ha assicurato che la CAN rimane al fianco delle popolazioni e delle istituzioni governative in questo momento critico.
Il presidente della CAN ha elogiato il rapido intervento del governatore dello Stato, Caleb Mutfwang, e dell’esercito nigeriano, esortandoli a rafforzare le misure di sicurezza per prevenire nuovi attacchi nell’area.
La polizia nigeriana ha reso noto di aver arrestato 11 persone accusate di aver preso parte agli assalti. (L.M.) (Agenzia Fides 10/1/2024)