Brasilia (Agenzia Fides) – Il settore Radio di Signis Brasil, in collaborazione con la Commissione episcopale per la comunicazione della Conferenza Episcopale nazionale (CNBB), ha diffuso i dati parziali del primo Censimento delle radio cattoliche del paese (vedi Fides 15/06/2022). Entro l’8 marzo, hanno risposto 139 emittenti, di queste 27 operano ancora sulla frequenza AM e sono in procinto di migrare su FM. Altre 98 radio sono su onde FM. Hanno risposto al sondaggio anche 14 web radio.
Delle 139 emittenti che finora hanno partecipato al censimento, 77 sono gestite da arcidiocesi e diocesi, 26 da congregazioni religiose, 12 da parrocchie e 24 da imprenditori o fondazioni autonome.
"Sappiamo per esperienza che i numeri sono più alti, ma stiamo ancora aspettando risposte da alcune regioni del paese", ha detto Felipe Zangari, coordinatore di Signis Radio. "Questi dati parziali del censimento – prosegue Zangari - rivelano alcune cose molto importanti: in primo luogo, la forza delle diocesi, quindi l'importante sostegno delle congregazioni religiose che sostengono anche progetti di comunicazione in varie parti del paese e la necessità di lavorare insieme, in comunione con la Chiesa, dando testimonianza della Chiesa".
Questa la ripartizione geografica delle 139 emittenti. Regione sud: 27 stazioni (11 nel Paraná, 7 a Santa Catarina e 9 nel Rio Grande do Sul). Regione sud-est: 46 stazioni (25 a San Paolo, 16 a Minas Gerais, 13 a Rio de Janeiro e 2 a Espírito Santo). Regione centro-occidentale: 23 stazioni (17 a Goiás, 2 nel Mato Grosso, 4 nel Mato Grosso do Sul). Regione nord: 12 stazioni (1 ad Acri, 3 ad Amazonas, 4 a Pará, 2 a Rondônia, 1 a Roraima e 1 a Tocantins). Regione nord-est: 31 stazioni (1 nel Maranhão, 1 nel Piauí, 10 nel Ceará, 4 nel Rio Grande do Norte, 6 nel Pernambuco, 2 nell'Alagoas e 7 a Bahia).
La ricerca è una partnership tra la Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB), la Catholic Radio Network (RCR) e Signis Brasil, e riguarda le stazioni radio cattoliche, siano esse commerciali, educative o comunitarie. Oltre a capire come sono organizzate, dove sono e cosa fanno le emittenti cattoliche, lo studio intende fornire una panoramica della situazione reale, le sfide comuni e particolari, nonché la possibilità di trovare modi per sostenersi a vicenda.
(SL) (Agenzia Fides 18/3/2023)