AFRICA/NIGERIA - “I sopravvissuti del massacro di Yelwata sono terrorizzati e mancano di tutto”

lunedì, 16 giugno 2025

Abuja (Agenzia Fides) – “I sopravvissuti del massacro sono terrorizzati; hanno subito e visto violenze inenarrabili” dice all’Agenzia Fides padre Remigius Ihyula, Coordinatore della Commissione Sviluppo, Giustizia e Pace della diocesi di Makurdi, nello Stato di Benue (nella parte centro-orientale della Nigeria) , riferendosi al massacro di un gruppo di sfollati accolti nella missione cattolica di Yelwata, nell’area amministrativa locale di Gouma, citato ieri, 15 giugno, da Papa Leone XIV.
“Si tratta di diverse centinaia di persone che erano state espulse dalle loro fattorie dalle bande di pastori Fulani poi accolte in una struttura della parrocchia di San Giuseppe” dice padre Ihyula. “Un gruppo di pastori Fulani ha assalito la struttura nella notte tra il 13 e il 14 giugno. Si contano almeno 200 morti”. “Oltre ad aver commesso il massacro gli assalitori hanno devastato la struttura. I sopravvissuti mancano ora di tutto, dal cibo ai vestiti, dai materassi alle coperte e ai medicinali” aggiunge il sacerdote.
Secondo padre Ihyula “il massacro ha avuto risalto sui media internazionali per il gran numero di morti, ma qui viviamo uno stillicidio continuo. Un giorno uccidono 3 persone, un altro 10 e così via”.
Il Coordinatore di “Giustizia e Pace” afferma di non condividere affatto la visione propugnata da certa stampa occidentale secondo la quale “i pastori Fulani sono vittime del cambiamento climatico”. Secondo questa interpretazione i cambiamenti climatici spingerebbero i pastori Fulani alla ricerca di nuove terre e fonti di acqua per il loro bestiame, a occupare con la forza le terre degli agricoltori. “No, non si tratta di questo. Le bande di pastori Fulani sono motivate da un’ideologia islamista. Vogliono conquistare le terre degli agricoltori cristiani per potere poi fondare uno Stato Islamico” afferma padre Ihyula. "In quanto responsabile della Commissione Giustizia e Pace della diocesi di Makurdi ho cercato il dialogo con i Fulani. Ma lo hanno sempre respinto” conclude. (L.M.) (Agenzia Fides 16/6/2025)


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