AFRICA/MALAWI - “Sempre più gravi le conseguenze dello scandalo corruzione” afferma un missionario

sabato, 6 dicembre 2014

Lilongwe (Agenzia Fides) - “In un Paese povero le conseguenze del malgoverno e della corruzione sono terribili” scrive dal Malawi p. Piergiorgio Gamba, missionario monfortano, in una nota inviata all’Agenzia Fides sulle conseguenze del cosiddetto Cashgate, la malversazione di fondi stranieri che ha visto i donatori internazionali sospendere l’invio dei loro aiuti che coprivano il 40% del budget statale (vedi Fides 10/11/2014).
“Ultimo di una serie di problemi, è lo sciopero di tutti gli impiegati del sistema giudiziario” scrive il missionario. “Il prolungarsi di settimana in settimana di questa forma di protesta si sta ripercuotendo sul Paese in modo pesante. Le carceri, e in particolare le stazioni di polizia, sono sovraffollate fino all’impossibile in mancanza di un’autorità che possa decidere sulla scarcerazione di un accusato; tutti i processi sono fermi e le cause, soprattutto quelle legate al mondo del lavoro e del commercio, paralizzate”.
“La mancanza di copertura del 40% delle spese del governo, che in passato veniva dall’aiuto dato dai paesi donatori, è il nodo arrivato al pettine. Più nessuno aiuterà il governo del Malawi se non implementando progetti individuali approvati e che vanno direttamente alle banche, scavalcando il Ministero del tesoro che in passato riceveva direttamente dall’estero questi aiuti” aggiunge p. Gamba.
L’ultimo esempio di malversazione di fondi pubblici riguarda il National Aids Committee (NAC) da anni incaricato di coordinare tutte le attività a sostegno della lotta contro l’HIV-AIDS. “Sono centinaia di impiegati che a tutti i livelli, educativo-sanitario in particolare, hanno il compito di ricevere gli aiuti internazionali che il Global Fund assegna ai Paesi più colpiti dall’AIDS. Nei prossimi 3 anni il NAC si aspetta di ricevere 560 milioni di dollari” scrive p. Gamba.
Secondo quanto riportato dalla stampa locale, su pressione del Presidente, il NAC ha devoluto dei soldi destinati alla campagna contro l’AIDS ad alcuni giornalisti oltre ad aver finanziato altre iniziative legate alla moglie del Capo dello Stato, alla sua tribù di origine e persino ai servizi segreti.
“Questi nuovi episodi di corruzione porteranno a ulteriori riduzioni degli aiuti proprio per chi ne ha più bisogno” commenta p. Gamba. “Cresce la paura di uno sciopero generale, che riporterebbe il Paese agli anni del presidente Bingu wa Mutharika, quando la polizia in un solo giorno di dimostrazioni, uccise venti persone. Una paura non più così remota purtroppo” conclude il missionario. (L.M.) (Agenzia Fides 6/12/2014)


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