Luanda (Agenzia Fides)- Ieri, 8 settembre 2004, lungo la strada sterrata che da Mussuco (Municipio di Cuango) porta alla frontiera del Congo, sono morte 16 persone in un incidente stradale, immigrati clandestini congolesi e poliziotti, secondo quanto riportano fonti locali dell’Agenzia Fides.
I clandestini congolesi erano stati arrestati nei giorni precedenti nelle città di Cafunfo e Luremo, e dopo essere stati trattenuti nella stazione di Polizia di Luremo, erano stati caricati su un camion militare e condotti alla frontiera, che in quel punto è costituita dal fiume Tunguila.
Dal 15 luglio è in atto la seconda fase dell'operazione “Brillante” (vedi Fides 15 e 23 luglio 2004). Durante più di un mese l'obiettivo erano i cittadini di vari paesi dell'Africa occidentale, in maggioranza senegalesi e maliani, compratori illegali di diamanti. Nelle ultime due settimane di agosto una commissione del comando nazionale della Polizia ha visitato i Municipi di Cuango e Capenda Camulemba, i municipi “diamantiferi” della Lunda Norte, ed ha sostituito quasi tutti i comandanti municipali dei vari rami della Polizia locale: di frontiera, di finanza, dell'ordine pubblico, dell'immigrazione, accusati di essere incapaci di contrastare l'immigrazione clandestina di centinaia di migliaia di congolesi, che nonostante l'espulsione massiccia di aprile e maggio 2004, erano ritornati nelle stesse località di estrazione legale dei diamanti.
Nella seconda quindicina di agosto alcuni funzionari del consolato congolese in Angola sono stati invitati nei Municipi di Cuango e Capenda, per prendere contatto con i propri concittadini, al 99% immigrati clandestini, arrivati nella Lunda Norte per estrarre e commerciare illegalmente i diamanti. Durante lo stesso periodo forze dei vari rami della polizia, con l'ausilio di due elicotteri, e sotto il comando di una commissione giunta da Luanda, hanno cominciato a percorrere i "garimpos", luoghi in cui si estraggono i diamanti, lungo i fiumi Cuango, Lue, Lulo, Cacuilo. I garimpeiros, angolani e congolesi, dopo essere spogliati di tutti gli strumenti di lavoro, erano obbligati a concentrarsi nelle cittadine più vicine, Cafunfo, Muxinda, Cuango, Xamikelengue...
Nella notte del 5/9/2004 la Polizia antisommossa (PIR) e la Polizia dell'ordine pubblico hanno cominciato ad arrestare gli immigrati clandestini, già concentrati in quelle cittadine. Dopo essere condotti presso la stazione di polizia, dove erano identificati alla presenza dei funzionari del consolato congolese, erano caricati in camion militari e condotti alla frontiera. Il quadro del rispetto dei diritti umani degli immigrati clandestini congolesi sembra molto migliore rispetto al passato mese di maggio: non sono segnalate percosse, stupri, saccheggi dei loro beni. L'operazione è condotta con meno precipitazione e disorganizzazione, e il numero degli arrestati giornalieri è in funzione delle capacità di registrazione e accoglimento nelle stazioni di polizia. I militari questa volta sono stati tenuti al di fuori di questa operazione. I congolesi arrestati a Cafunfo sono condotti in camion a Luremo, verso nord-est, e da qui verso Mussuco e il fiume Tunguila, che divide Angola e Congo. E' lungo questo tragitto che è avvenuto il tragico incidente. I numerosi feriti sono stati trasportati nell'ospedale di Cafunfo, dove ricevono cure. (L.M.) (Agenzia Fides 9/9/2004 righe 43 parole 527)