Addis Abeba (Agenzia Fides)- “È vero che nel mondo esistono tante emergenze, ma non è possibile dimenticare i 12 milioni di etiopici che ancora soffrono la fame” dice all’Agenzia Fides don Cesare Bullo coordinatore dei salesiani in Etiopia, e animatore della campagna per la raccolta fondi a favore dell’Etiopia. “Molti aiuti stanno in effetti arrivando, grazie all’impegno del governo etiopico, degli Stati Uniti e dell’Unione Europea. Purtroppo però 12 milioni sono tante persone, e occorre uno sforzo maggiore per aiutare tutti” dice don Cesare.
“Finalmente dopo mesi di siccità è tornata la pioggia, ma bisognerà aspettare ottobre per il raccolto; nel frattempo la gente ha bisogno degli aiuti internazionali per nutrirsi. Per questo chiedo a tutti di continuare ad inviare cibo e medicinali. Le carenze alimentari, infatti, espongono le persone, soprattutto i bambini, a malattie quali tubercolosi e broncopolmonite”.
Secondo il governo Etiope e la FAO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione, a marzo l’Etiopia aveva ricevuto dagli organismi internazionali solo il 40% del fabbisogno minimo per la popolazione locale.
I missionari fanno tutto il possibile per aiutare i più bisognosi. Si distribuisce cibo negli asili, scuole elementari, centri missionari, cliniche, dispensari, case di accoglienza dei bambini di strada, campi profughi, mense dei poveri. (L.M.) (Agenzia Fides 22/5/2003 righe 22 parole 237)