Kinshasa (Agenzia Fides)- Proseguono gli scontri a Kalehe, una località a 40 km a nord di Bukavu, capoluogo del Sud Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo. “Abbiamo notizia di combattimenti tra le forze dell’esercito regolare e i ribelli di Nkunda” dicono all’Agenzia Fides fonti locali da Bukavu. Nkunda è a capo di un gruppo di militari ribelli e di guerriglieri appartenenti alla fazione più dura del RCD-Goma (Unione Congolese per la Democrazia) il principale gruppo di guerriglia della regione, composto in gran parte da Banyamulenge, Tutsi di origine rwandese che da decenni sono insediati nel nord e sud Kivu.
“A Kalehe si trova una base dell’esercito regolare. I ribelli hanno probabilmente giocato d’anticipo attaccando per primi le truppe di Kinshasa” dicono le fonti di Fides. “Da giorni, infatti, circolavano voci di una possibile offensiva dell’esercito regolare. I militari, però, per non causare eccessive difficoltà alla popolazione civile, avevano deciso di aspettare che finissero gli esami di stato che si stanno svolgendo in questi giorni. Se, infatti, gli esami dovessero essere cancellati a causa dei combattimenti, gli studenti perderebbero l’anno scolastico”.
La ripresa dei combattimenti avviene nel momento in cui l’RCD e la stessa comunità Banyamulenge appaiono divisi. Secondo fonti di Fides sono stati sostituti gli 8 deputati del Parlamento transitorio in quota al RCD-Goma che avevano abbandonato il loro posto in segno di protesta per un presunto genocidio in atto contro i Banyamulenge (vedi Fides 14 luglio 2004). Notizia smentita da alcuni rappresentanti della comunità Banyamulenge e da rapporti delle Nazioni Unite e di gruppi per la difesa dei diritti umani (vedi Fides 23 e 16 giugno 2004).
L’RCD Goma ha accettato di partecipare al processo di pace e di unificazione nazionale: i suoi soldati devono essere integrati nel nuovo esercito congolese nato dalla fusione dei diversi gruppi armati che si sono affrontati nella guerra civile del 1998-2003; e i suoi rappresentanti siedono nel governo e nel Parlamento di transizione. All’interno del movimento, però, vi sono ancora tendenze estremiste che rischiano di minare il processo di pace.
“La situazione appare ancora fluida” dicono le nostre fonti. “Il governo ha chiamato a raccolta tutti i comandanti delle regioni militari, per verificare il loro grado di affidabilità”.
A Bukavu, che era rimasta isolata da fine maggio all’inizio di luglio, sono ripresi i commerci permettendo di alleviare la pesante situazione della popolazione locale. (L.M.) (Agenzia Fides 21/7/2004 righe 33 parole 409)