Luanda (Agenzia Fides) Nuovo giro di vita del governo angolano nei confronti del traffico illegale di diamanti. Secondo fonti dell’Agenzia Fides, “nella notte tra il 14 e il 15 luglio, la Polizia di Cafunfo, principale centro angolano di estrazione artigianale dei diamanti (il cosiddetto “garimpo”), ha effettuato alcune perquisizioni nelle case dove risiedono senegalesi, maliani, guineani, ed altri oriundi dell'Africa Occidentale che esercitano la professione di trafficanti di diamanti, e ha arrestato alcuni di loro”.
In un primo momento”- affermano le fonti di Fides -“si è pensato ad una delle normali operazioni di controllo dell'afflusso di immigrati clandestini, dediti al commercio illegale dei diamanti. Nei giorni successivi l'operazione si è estesa ad altre località, dove vivono concentrati decine di migliaia di garimpeiros. La popolazione si è dunque resa conto che il Governo ha lanciato la seconda fase dell'Operazione Brillante, cioè l'espulsione di tutti gli stranieri che in Angola si dedicano all'estrazione e al commercio illegale dei diamanti” (sull’Operazione Brillante vedi Fides 26 aprile 2004).
Secondo le nostre fonti, a Cafunfo l'operazione non ha ancora assunto l'ampiezza dei mesi di aprile e maggio scorsi, ma a Capenda Camulemba, altro Municipio “diamantifero”, sono già centinaia gli africani dell'Ovest arrestati, e condotti con camion dell'esercito a Saurimo, dove sono poi trasportati in aereo a Luanda. Chi sta portando avanti questa operazione non è l'esercito, come nella fase precedente, ma un reparto speciale della Polizia antisommossa, la “Polizia di Intervento Rapido”, che negli anni della guerra era il reparto da combattimento della Polizia.
“A Muxinda, che fa parte del Municipio di Capenda Camulemba, sono stati segnalati casi di persone uccise accidentalmente dalla Polizia, che spara per spaventare i trafficanti e impedire che fuggano. Il19 luglio, a Xamikelengue, un’altra località di Capenda Camulemba, sono stati segnalati due morti tra africani dell'Ovest, e vari stupri di donne che convivevano con essi e li proteggevano” affermano le nostre fonti. La Polizia ha lanciato un'azione per localizzare e arrestare vari trafficanti di diamanti che hanno cercato rifugio nei campi coltivati lungo il fiume Cacuilo. Per questo è stato dato l'ordine ai garimpeiros di restare nei villaggi, e di non avventurarsi lungo il fiume, nei siti dove cercano i diamanti, per evitare di diventare bersaglio della Polizia.
Le fonti di Fides sottolineano alcuni aspetti poco chiari dell’operazione: “Perché la Polizia sta arrestando ed espellendo solo gli Africani dell'Ovest, e non le centinaia di migliaia di congolesi, che nei mesi di giugno e luglio hanno di nuovo invaso la Lunda Norte?”
Un commerciante di Capenda avanza questa ipotesi “È risaputo che le reti islamiche terroristiche si siano infiltrate nel traffico dei diamanti africani, per finanziare le loro attività eversive; l’Angola avrebbe prove che molti senegalesi e cittadini di altri paesi dell’Africa occidentale, al 100% musulmani, agiscono per conto di una rete islamica terroristica che li appoggia, li protegge, fornisce loro i capitali per cominciare l'attività di acquisto di diamanti”. Le nostre fonti aggiungono “È un fatto noto a tutti che le numerose moschee, che in questi ultimi anni sono sorte a decine nelle località diamantifere, sono luoghi dove il fondamentalismo islamico sta mettendo le sue radici”. Come ovunque oggi il confronto tra il fondamentalismo estremista islamico e il vero Islam si fa sempre più serrato e il finanziamento dell’uno contro l’altro è e sarà determinante nella partita tra i 2 Islam (L.M.) (Agenzia Fides 21/7/2004 righe 46 parole 587)