AFRICA/MAROCCO - La riconoscenza dell’Arcidiocesi di Rabat verso la Chiesa del Benin nella parole dell’Arcivescovo Landel

venerdì, 31 marzo 2006

Rabat (Agenzia Fides)- “L’arcidiocesi di Rabat ha un debito di riconoscenza verso la Chiesa del Benin” scrive Mons. Vincent Landel, Arcivescovo di Rabat, capitale del Marocco sul bollettino della diocesi, “Ensemble”, al termine di una sua visita in Benin. “In effetti i primi preti beninesi sono arrivati più di 4 anni fa nella nostra Chiesa, per testimoniare l’amore di Dio per tutti gli uomini”.
Mons. Landel ricorda che i sacerdoti del Benin furono inviati a Rabat “su iniziativa di Mons. Isidore De Souza, Arcivescovo di Cotonou, capitale del Benin, che fece una visita alla nostra Chiesa nel 1999 e ritornando nel proprio Paese prese l’impegno di inviarci un sacerdote. Ma tre giorni dopo il suo ritorno dal Marocco, moriva all’improvviso. Il Cardinale Gantin, con grande affetto nei confronti della nostra Chiesa, ha appoggiato la continuazione del progetto. Così p. Ephrem e p. Aristide sono per noi l’eredità vivente di questo grande Vescovo”.
È stato mons. Assogba, successore di Mons.De Souza, che ha realizzato il progetto. Anche se lui si è ritirato, ho avuto modo di comprendere quanto l’invio dei sacerdoti in Marocco sia stato un momento importante per lui e per la Chiesa del Benin” ricorda l’Arcivescovo di Rabat che ha incontrato anche il Cardinale Gantin. “Ho avuto la gioia di conversare con lui: ho sentito quanto porta nel suo cuore la nostra Chiesa e lo stesso Marocco, poiché Re Hassan II l’aveva chiamato a far parte dell’Accademia Reale”.
“Allo stesso tempo, per comprendere meglio quello che vivono i consacrati beninesi, gli studenti e i migranti, volevo incontrare il Paese e la Chiesa locale per studiare le prospettive future” scrive mons. Landel che è rimasto piacevolmente sorpreso dalla vitalità della Chiesa e della società del Benin: “Sono rimasto particolarmente stupito dal ruolo essenziale della donna: anche in pensione, una donna si reca al mercato per aprire il suo piccolo negozio!”.
Il Marocco ospita diversi studenti del Benin e Mons Landel spiega che uno degli scopi del suo viaggio era quello di “vedere come aiutare meglio questi studenti. Riflettendo con i Vescovi del Benin, abbiamo avviato alcune forme di collaborazione e di accompagnamento. Non è questa la ricchezza della Chiesa: aiutarsi per vivere meglio da una parte all’altra del Sahara?”. (L.M.) (Agenzia Fides 31/3/2006 righe 32 parole 388)


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