AMERICA/REP. DOMINICANA - 2.000 BAMBINI DI ORIGINE HAITIANA PRIVI DI DOCUMENTI: CAMPAGNA DEI GESUITI PER IL RICONOSCIMENTO DEI LORO DIRITTI

mercoledì, 9 aprile 2003

Santo Domingo (Agenzia Fides) – Migliaia di bambini dominicani sono privi di documenti e di conseguenza non hanno accesso ai servizi pubblici di base, come l'educazione e la sanità, e vivono nella paura di poter essere deportati da un momento all’altro. La maggior parte di questi bambini è di origine haitiana ma nonostante la Costituzione Dominicana affermi che tutti i bambini nati sul suolo della Repubblica Dominicana sono Dominicani - tranne i figli dei diplomatici e delle persone in transito - si sono visti negare i loro certificati di nascita dagli Uffici del Registro Civile dominicano.
Il Jesuit Refugee Service della Repubblica Dominicana teme che il rifiuto dei certificati di nascita a questi bambini sia espressione di pregiudizi razziali e di xenofobia, e che questo mantenga i bambini in una situazione di permanente emarginazione rispetto alla società in cui sono cresciuti.
Per questo i Gesuiti stanno lavorando, con una rete di organizzazioni laiche, ad una Campagna di informazione per il riconoscimento della nazionalità a tutti i bambini nati sul suolo della Repubblica. Il 20 marzo circa 2.000 bambini dominicani privi di documenti hanno marciato sino al palazzo della Suprema Corte Dominicana per dar forza alla loro richiesta di essere riconosciuti come cittadini Dominicani e di ottenere il rilascio dei loro certificati di nascita. Nel corso di questa marcia, che è stata la prima marcia pubblica di questo tipo nel Paese, i bambini hanno letto un testo dove spiegavano in che modo la mancanza di un certificato di nascita condizioni pesantemente la loro vita. La data della marcia era stata scelta per fare in modo che la notizia venisse riportata sulla stampa il 21 marzo, Giornata Internazionale contro la Discriminazione Razziale. (S.L.) (Agenzia Fides 9/4/2003; Righe 19 - Parole 279)


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