ASIA/COREA DEL SUD - I CATTOLICI FANNO DA PONTE FRA NORD E SUD COREA: UNA DELEGAZIONE DEL SUD VISITA LA NORDCOREA, MENTRE LA CHIESA CHIEDE UN VERO ACCORDO DI PACE. E LA RICONCILIAZIONE PARTE DAI GIOVANI IN MARCIA

venerdì, 1 agosto 2003

Seul (Agenzia Fides) – Si conclude domani, 2 agosto, la visita in Nordcorea di una delegazione cattolica della Commissione per la Riconciliazione, guidata da Mons. Luke Kim Woon-hoe, affiliata alla Conferenza Episcopale. La delegazione è composta da rappresentanti di tutte le diocesi della Sudcorea, che hanno portano avanti attività di cooperazione con aree del Nord.
Giunti in Nordcorea il 27 luglio, i delegati hanno avuto fruttuosi colloqui con funzionari locali, parlando degli aiuti futuri alla Nordcorea, e hanno incontrato Samuel Jang Jaeon, responsabile dell’Associazione dei Cattolici della Nord Corea. La Commissione ha anche visitato campi e strutture dove gli aiuti materiali sono stati distribuititi. Il vice direttore della Commissione, padre Jerome Chang geung-seon ha detto all’Agenzia Fides: “Stiamo aiutando i fratelli nordcoreani non solo con assistenza alimentare a breve termine, ma sostenendoli nelle tecniche di agricoltura per far sì che si rendano autosufficienti”.
Un’altra occasione per ribadire la necessità del dialogo e della pace è stato il 50° anniversario dell’armistizio che segnò la fine della guerra fra Nord e Sud Corea, siglato il 27 luglio 1953. Un comunicato congiunto delle Commissioni “Giustizia Pace” delle 13 diocesi coreane ha chiesto ai governi di trasformare l’armistizio in un vero e proprio accordo di pace, in quanto formalmente le due Coree sono ancora in guerra. “Tutti vogliono la pace – recita il documento – e la Chiesa, esperta di umanità, ha il compito specifico di promuovere la pace e impegnarsi per far tornare la reciproca fiducia e riconciliazione nella Penisola Coreana”.
La Chiesa cerca di aiutare soprattutto le giovani generazioni a prendere coscienza dell’urgenza di riconciliazione del popolo coreano: questo il fine di un pellegrinaggio itinerante organizzato di recente dall’Ufficio di Pastorale Giovanile della diocesi di Suwon. All’iniziativa, intitolata “Giovani in cammino per un riconciliazione pacifica della terra dei padri”, hanno partecipato oltre 70 giovani della diocesi, ai quali si sono aggiunti alcuni rifugiati nordcoreani ormai stabilitisi oltre la frontiera del 38° parallelo.
Il pellegrinaggio prevedeva momenti spirituali e liturgici alternati a tempi di formazione e confronto. Tutto si è svolto percorrendo un cammino (in totale oltre 280 km) e visitando chiese, mausolei e luoghi significativi della storia coreana. “I nostri sacrifici e le nostre preghiere sono più che mai necessarie alla riunificazione”, hanno affermato gli organizzatori, sottolineando che molti dei giovani partecipanti non avevano le conoscenze storiche e le giuste motivazioni per sperare in una riunificazione del popolo coreano. Nella Celebrazione Eucaristica conclusiva del pellegrinaggio, il Vescovo ausiliare di Suwon, mons. Matthias Ri Iong-hoon, ha invitato i partecipanti a promuovere iniziative coraggiose per la riunificazione, mettendo in campo tutta la creatività e l’entusiasmo giovanile.
(PA) (Agenzia Fides 1/8/2003 lines 42 words 484)


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