AFRICA/MOZAMBICO - SI APRE DOMANI IL VERTICE DEI CAPI DI STATO DELL’UNIONE AFRICANA. “UNA SPERANZA PER L’AFRICA” DICE A FIDES RICHARD MENATSI, SEGRETARIO GENERALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE DELL’AFRICA MERIDIONALE

mercoledì, 9 luglio 2003

Maputo (Agenzia Fides)- “Penso che il vertice dell’Unione Africana che si apre domani a Maputo, comincerà a tracciare la strada di una maggiore unità e solidarietà tra i 53 paesi africani” dice all’Agenzia Fides P. Richard Menatsi, Segretario Generale della Southern African Catholic Bishops’ Conference (SACBC), commentando l‘incontro dei Capi di Stato dei paesi membri dell’Unione Africana, che si tiene a Maputo (Mozambico) dal 10 al 12 luglio. P. Menatsi, che segue per conto della SACBC le tematiche politiche e sociali, afferma di aspettarsi risultati positivi dall’incontro: “Spero che in questo vertice si inizino a porre le basi per la costituzione di un Parlamento Pan-Africano (PAP), che avrà il compito di controllare e dare impulso al funzionamento dell’Unione Africana. Mi aspetto che il Parlamento Pan-Africano possa dare ai suoi membri la capacità di agire per risolvere i conflitti del continente.”
Il vertice discuterà proprio degli organi costituenti l’Unione Africana (UA) e in particolare dell’elezione del Presidente della Commissione dell’UA, in sostituzione di quello uscente l’ivoriano Amara Essy. “Gli africani” dice p. Menatsi “ sperano che i Capi africani cominceranno a determinare il loro destino assumendosi le loro responsabilità di fronte ai problemi che affliggono il continente: guerra, povertà, carenze di infrastrutture, diffusione dell’AIDS. Speriamo che dal vertice emerga qualche piano concreto per affrontare questi immensi problemi”.
Al vertice si discuterà anche del Nepad (il nuovo piano di sviluppo per l’Africa) per il quale i paesi più industrializzati, membri del G8 hanno promesso finanziamenti. Dice p. Menatsi “finora gli sforzi dei membri del G8 per l’Africa sono stati incerti, si vedrà se le nuove promesse di aiuto saranno mantenute”.
A Maputo, approfittando dell’attenzione mediatica determinata dall’incontro dell’UA, migliaia di dimostranti hanno manifestato per le vie della capitale mozambicana. “Si tratta di lavoratori rimpatriati dalla ex Repubblica Democratica Tedesca, che reclamano per il pagamento degli stipendi arretrati” dice all’Agenzia Fides un osservatore locale. “La Germania ha versato quanto dovuto allo stato mozambicano, ma i lavoratori finora non hanno avuto nulla. Per protesta, ogni venerdì sfilano pacificamente per le vie della capitale con bandiere degli Stati Uniti, della ex Germania Est e delle Nazioni Unite. Questa volta però vi sono stati incidenti e la polizia ha impiegato gas lacrimogeni e pallottole vere. Almeno un dimostrante è stato ferito leggermente”. (L.M.) (Agenzia Fides 9/7/2003 righe 35 parole 407)


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