EUROPA/ITALIA - LOTTA ALLA MALARIA: NUOVE STRATEGIE. INCONTRO PROMOSSO DAL MINISTERO DELLA SALUTE IN COLLABORAZIONE CON MEDICI SENZA FRONTIERE

lunedì, 30 giugno 2003

Roma (Agenzia Fides) - La malaria fa sempre più paura. Secondo recenti stime, ogni anno uccide fino a due milioni di persone. In questo contesto è sempre più necessario realizzare un’alleanza globale contro la malaria, per aiutare i Paesi più colpiti a prevenire e curare la micidiale malattia. Le terapie di vecchia generazione, nella gran parte dei casi, non funzionano più perché il parassita ha sviluppato una potente resistenza ai farmaci. Come può la comunità internazionale sostenere i paesi colpiti nei loro sforzi di prevenzione e trattamento? Questi i temi che saranno al centro del convegno organizzato da Medici senza frontiere e dall’Istituto superiore di sanità, in programma domani a Roma. Nel corso dell’incontro si discuterà l’introduzione di nuovi trattamenti a base di derivati di artemisinina (artemisin-based combination therapy: Act). Per combattere questo flagello infatti, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) raccomanda questi nuovi medicinali che hanno dimostrato maggiore efficacia rispetto ai vecchi trattamenti a base di clorochina che, sebbene siano ormai quasi inefficaci perché la malattia dalla metà degli anni ’80 e divenuta più resistente, vengono ancora usati in molte regioni africane. Durante il convegno, al quale interverrà il ministro italiano della sanità, Girolamo Sirchia, verrà fatto il punto sui nuovi aspetti tecnico-scientifici e strategici nella lotta contro la malaria. Piero Olliaro, esperto dell’Oms in malattie tropicali, presenterà i risultati della sperimentazione dell’Act, ovvero della terapia combinata a base di artemisina. Saranno anche illustrati i progetti di prevenzione e trattamento promossi dall’Oms, dal Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (Undp), dalla Banca mondiale (Bm) e sostenuti da diverse Organizzazioni non governative. Giancarlo Majori, dell’Iss, traccerà il quadro epidemiologico, con particolare attenzione all’incremento della mortalità e alla resistenza ai farmaci disponibili. Piero Olliaro, esperto dell’Oms in malattie tropicali, illustrerà i risultati della sperimentazione della terapia combinata a base di artemisinina, mentre Christa Hook, di Msf, spiegherà perché la sua organizzazione ha deciso di adottare i derivati dell’artemisinina in tutti i progetti di lotta alla malattia sul campo.(AP) (30/6/2003 Agenzia Fides; Righe:30 Parole:344)


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