AMERICA/STATI UNITI - LA DISABILITA’ NON DEVE ESSERE CONSIDERATA COME UNA PUNIZIONE O UNA MALEDIZIONE: MONS. MIGLIORE INTERVIENE ALL’ONU

venerdì, 20 giugno 2003

New York (Agenzia Fides) – “Le persone disabili hanno tutti i diritti di essere soggetti ed agenti attivi nelle cose quotidiane dell’esistenza umana. La disabilità non deve essere considerata come una punizione o maledizione. Piuttosto, essa è un avvenimento all’ordine del giorno o una circostanza dell’esistenza umana che può e fa integrare completamente le persone disabili con tutte le altre persone nella vita quotidiana”. Sono alcuni concetti espressi da Sua Ecc. Mons. Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, che è intervenuto il 19 giugno a New York presso la Commissione ad hoc sulla “Tutela e promozione dei diritti delle persone disabili”. “Il mondo dei disabili è basato su solidarietà, speranza ed amore” ha sottolineato mons. Migliore. “È un luogo dove normalità e stereotipi vengono sfidati e la società civile si muove alla ricerca di quel punto cruciale in cui l’essere umano è completamente se stesso. Sono trascorsi circa trenta anni da quando l’ONU ha pubblicato la prima Dichiarazione sui Diritti dei Disabili. Da allora sono cambiate molte cose, sia nel campo scientifico, sanitario, sia della comprensione e accettazione. La Santa Sede sostiene che per una migliore coesistenza civile, è possibile e necessario, in una società ricca nel campo scientifico e tecnico, agire in diversi settori: dalla ricerca biomedica per prevenire la disabilità, alla cura, l’assistenza, la riabilitazione e la nuova integrazione sociale”.(AP) (20/6/2003 Agenzia Fides; Righe: 21; Parole:242)


Condividi: