AMERICA/MESSICO - “Basta violenza fisica contro i detenuti”: la denuncia del Vescovo di Saltillo

lunedì, 30 giugno 2014

Saltillo (Agenzia Fides) – Elementi del “Gruppo armi e tattiche speciali” (GATE) sono entrati per malmenare i prigionieri detenuti all'interno delle carceri di Coahuila: lo ha denunciato il Vescovo della diocesi di Saltillo, Coahuila (Messico), Sua Ecc. Mons. Raul Vera Lopez, O.P. Questo sta diventando un metodo sistematico delle autorità per mantenere il controllo ed estorcere confessioni, afferma il Vescovo in una nota pervenuta a Fides. Gli abusi e i pestaggi da parte della polizia contro le persone fermate come sospette, non solo si verificano impunemente sulle strade, ma anche all'interno delle istituzioni di riabilitazione sociale.
Mons. Vera ha parlato ieri, 29 giugno, dopo la Messa della domenica, commentando la morte di un detenuto avvenuta la settimana scorsa. Secondo le prime notizie, è morto in seguito alle aggressioni subite da questi gruppi militari. "Abbiamo saputo, e abbiamo già denunciato, come questi militari entrano nelle carceri per fare servizio, in particolare il GATE, e poi aggrediscono e picchiano i ragazzi - ha detto il Vescovo -. Sembra che regni la legge del più forte per avere il controllo, ma non lo possiamo permettere".
"Gli stessi detenuti sono consapevoli che già pagano per il loro errore rimanendo li dentro, ma non ci deve essere anche la punizione fisica" ha sottolineato il Vescovo che in più di una occasione è andato di persona a visitare i prigionieri. (CE) (Agenzia Fides, 30/06/2014)


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