AFRICA - Ebola in Africa occidentale: richiesto massiccio dispiegamento di risorse

mercoledì, 25 giugno 2014

Conakry (Agenzia Fides) - L’ebola continua a diffondersi in Guinea, Sierra Leone e Liberia. Pazienti affetti da questa malattia infettiva sono stati identificati in più di 60 località dei tre Paesi coinvolti e questo complica gli sforzi per trattare i pazienti e limitare l’epidemia. Occorre un massiccio dispiegamento di risorse da parte dei governi dell’Africa occidentale e delle organizzazioni umanitarie per tenerla sotto controllo. La portata attuale dell’epidemia non ha precedenti in termini di distribuzione geografica, persone colpite e decessi.
Secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ci sono stati 528 casi e 337 decessi dall’inizio dell’epidemia. È la prima volta che in questa regione si diffonde l’ebola: le comunità locali hanno ancora paura della malattia e guardano le strutture sanitarie con sospetto. Nel frattempo, per una scarsa conoscenza sulla diffusione della malattia, le persone continuano a partecipare a funerali dove non vengono attuate misure di controllo dell’infezione.
Nonostante la presenza di una serie di organizzazioni che lavorano per sensibilizzare sulla malattia, le loro attività non sono ancora riuscite a ridurre l’ansia diffusa rispetto all’ebola. “L’epidemia è fuori controllo. Con la comparsa di nuovi focolai c’è il reale rischio che l’epidemia si diffonda in altre aree,” dichiara il Direttore delle operazioni per Medici senza frontiere (MSF). “Siamo arrivati a più di 500 casi confermati e più di 300 vittime. La situazione epidemica non ha precedenti” ha detto un epidemiologo MSF appena rientrato dalla Guinea.
“In alcune zone del Paese siamo riusciti a contenere l’epidemia, ma in altre abbiamo ancora un tasso di mortalità dell’80%. Di certo l’epidemia andrà ancora avanti per alcuni mesi”. Occorre personale medico qualificato, formazione su come trattare l’ebola, incrementare l’attività di sensibilizzazione della popolazione e di monitoraggio dei contatti con persone infette. In Guinea, MSF supporta le autorità sanitarie nella fornitura di cure mediche ai pazienti di Conakry, Télimélé e Guéckédou. Sono state allestite unità di trattamento a Macenta, Kissidougou e Dabola. Le équipe stanno rispondendo alle allerte nei villaggi, aumentando le conoscenze sulla malattia nelle comunità e offrendo supporto psicologico ai pazienti e alle loro famiglie.
In Sierra Leone, in collaborazione con il Ministero della Salute, un’équipe di MSF sta costruendo un centro per il trattamento dell’ebola di 50 posti letto a Kailahun. Piccole unità di cure sono state già installate a Koidu e Daru, e una terza aprirà presto a Buedu. In Liberia, un’équipe di MSF ha installato un’unità per il trattamento a Foya (nel nord) e un’altra al JFK Hospital a Monrovia nelle ultime settimane; ha organizzato corsi di formazione e donato attrezzature. Attualmente MSF lavora con 300 operatori internazionali e locali in Guinea, Sierra Leone e Liberia, e ha inviato più di 40 tonnellate di attrezzature e risorse per aiutare a combattere l’epidemia. (AP) (25/6/2014 Agenzia Fides)


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