VATICANO - Una Chiesa dinamica, vitale e in crescita, nonostante le difficoltà: il Card.Filoni incontra Vescovi e sacerdoti del Camerun

venerdì, 30 maggio 2014

Bamenda (Agenzia Fides) – Il dinamismo, la vitalità, l’impegno e la crescita della Chiesa del Camerun, “risultato dell’eccellente lavoro missionario compiuto da molti religiosi e religiose del passato a cui rendiamo omaggio; ma che è anche il frutto del lavoro pastorale che fate nelle vostre rispettive diocesi, con grande sacrificio e dedizione”, è stato messo in luce dal Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, il Card. Fernando Filoni, nel suo incontro con i Vescovi del paese africano, la sera del 28 maggio, a Bamenda (vedi Fides 26/05/2014;27/05/2014)..
“Nonostante i limitati mezzi a sua disposizione, e spesso in condizioni difficili – ha rilevato il Porporato -, la Chiesa cattolica contribuisce notevolmente ad alleviare la sofferenza delle persone afflitte da povertà, insicurezza e altre costrizioni sociali. Di cuore vi incoraggio a continuare questa importante missione di annunciare il Vangelo e di promuovere lo sviluppo umano, seguendo l'esempio di Gesù, nostro Maestro divino”.
Dopo aver raccomandato ai Vescovi di coltivare sempre lo spirito di comunione, il Prefetto del Dicastero Missionario si è soffermato su alcune priorità pastorali da affrontare “con coraggio e lucidità”, come ad esempio “il rilancio dell'Evangelizzazione ad gentes, la pastorale della famiglia, la formazione permanente del clero e dei laici. A cui non bisogna dimenticare di aggiungere i problemi legati alla proliferazione delle sette e di altri gruppi di rinnovamento eterodossi, così come un tribalismo crescente che sta infettando le Diocesi, inquinando l'atmosfera di comunione e di unità, purtroppo anche nel cuore del clero e delle comunità religiose”.
Al termine del suo discorso, il Card. Filoni ha ricordato che la Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli “continua a seguire con attenzione e grande preoccupazione la situazione nel nord del paese”, dove sono stati rapiti tre missionari, due sacerdoti e una religiosa.
Nel pomeriggio del 29 maggio, il Prefetto del Dicastero Missionario ha incontrato i sacerdoti. “So molto bene quanto arduo sia il vostro lavoro – ha detto loro il Cardinale -, che svolgete in contesti che spesso sono molto esigenti, e in circostanze che sono faticose e anche dolorose, dovute ad ogni tipo di difficoltà. Lungi dall’immobilizzarsi e dal paralizzarsi, lasciate che queste situazioni difficili accendono di nuovo dentro di voi il fuoco e lo zelo missionario, in modo di poter continuare ad annunciare audacemente il Vangelo, che è fonte di vera liberazione e salvezza”.
Dopo aver ribadito che “l’evangelizzazione è il primo compito della Chiesa”, il Card.Filoni ha raccomandato ai sacerdoti di approfondire la loro vita spirituale: “ricordate che la fecondità del vostro ministero sacerdotale e l'efficacia della vostra azione pastorale dipendono essenzialmente dalla vostra comunione con Cristo”. Quindi si è soffermato sul valore del celibato, sullo stile di vita proprio del sacerdote, sui rapporti con i laici, sull’amministrazione dei beni materiali, riprendendo alcune esortazioni fatte da Papa Francesco al riguardo. Infine il Cardinale ha raccomandato di vivere nell “gioia di essere sacerdoti”, una gioia che non è una emozione momentanea, ma è data dalla consapevolezza di “sentirci amati da Dio, sentire che per lui non siamo numeri, ma persone e sperimentare che è Lui che ci chiama” (SL) (Agenzia Fides 30/05/2014)


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