AFRICA/NIGERIA- Boko Haram: per il Card. Onaiyekan “la condanna della violenza da sola non basta, occorre condannare le posizioni intolleranti”

mercoledì, 28 maggio 2014

Abuja (Agenzia Fides) - Il problema di Boko Haram ha aspetti militari, economici e politici, ma anche una dimensione religiosa che non può essere ignorata. Lo afferma, in un suo intervento inviato all’Agenzia Fides, il Cardinale John Onaiyekan, Arcivescovo di Abuja, nel quale ricorda la forte condanna delle violenze commesse dalla setta islamista da parte del Sultano di Sokoto, Muhammad Sa’ad Abubakar III, (che è anche Presidente del Nigerian Supreme Council for Islamic Affaire - NSCIA), durante uno speciale momento di preghiera organizzato dalla NSCIA presso la Moschea Nazionale di Abuja.
“Il terrorismo non ha posto nell’Islam” ha affermato il Sultano di Sokoto. “Dobbiamo levarci uniti, con una sola voce per condannare ogni atto di terrorismo, per condannare i terroristi chiunque essi siano e cercare di fare del nostro meglio come musulmani per far regnare la pace nelle nostre comunità”.
“Mi congratulo con il Sultano per questa coraggiosa dichiarazione” scrive a Fides il Cardinale Onaiyekan. “Questo mi infonde il coraggio per rendere pubblica, con le migliori intenzioni, una riflessione che mi si è presentata alla mente da qualche tempo”.
Secondo il Cardinale, il rapimento delle 250 ragazze da parte di Boko Haram è un fatto tragico ma è anche il sintomo di un fenomeno più ampio, quello del terrorismo, che per essere affrontato richiede di andare alle sue radici sociali, economiche, politiche e religiose. Ed è su questo punto che il Cardinale sofferma la sua riflessione.
Secondo il Cardinale Onaiyekan bisogna andare oltre le dichiarazioni di condanna perché, a suo avviso, “c’è un urgente bisogno di dialogo all’interno della comunità islamica nigeriana” per affrontare “i movimenti e le correnti ideologiche che creano il clima religioso nel quale emergono gruppi come Boko Haram”. (L.M.) (Agenzia Fides 28/5/2014)


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