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Lilongwe (Agenzia Fides) - “Sono le elezioni più incerte dei 20 anni di democrazia in Malawi” dice all’Agenzia Fides p. Piergiorgio Gamba, missionario monfortano che opera da decenni in Malawi, dove oggi, 20 maggio, si tengono le elezioni presidenziali, parlamentari e amministrative.
“Sono quattro i candidati importanti che dovranno spartirsi 7 milioni di voti di un elettorato che è tornato ad essere guidato dal regionalismo e dall'appartenenza al gruppo etnico di nascita” spiega il missionario. La Presidente uscente, Joyce Banda, dovrà confrontarsi con altri 11 candidati, dei quali solo 3 sono dati come seri contendenti.
P. Gamba ricorda inoltre che “poiché l’opposizione non è riuscita a coalizzarsi, si profila la possibile costituzione di un governo di minoranza, mentre sulle elezioni rimane l'ombra del cosiddetto ‘cashgate’ (l’uso illecito dei fondi ottenuti dai donatori internazionali, ndr.). Tutto questo rischia di favorire l’apatia e la mancanza di motivazione degli elettori”.
Almeno una categoria di elettori ha annunciato l’intenzione di boicottare il voto: si tratta dei carcerati, che si rifiutano di votare perché nessun partito si è presentato a spiegare loro il suo programma. “Mentre i carcerati hanno avuto la possibilità di essere registrati, nel rispetto del diritto di voto, non si è fatto molto per far conoscere loro i candidati al parlamento o alle amministrazioni locali” dice p. Gamba.
Il sacerdote conclude comunque con una nota di speranza, per delle elezioni dove emerge “l’importanza del voto dei giovani, quelli che non hanno conosciuto i 30 anni di dittatura”. “In questa fase di dubbio e di incertezza, è bello vedere come la democrazia sia ormai accettata come espressione africana della politica. La democrazia non viene attaccata nei discorsi anche di coloro che usano i toni più accesi. È una grande conquista per un sistema politico che compie solo 20 anni” conclude il missionario. (L.M.) (Agenzia Fides 20/5/2014)
