OCEANIA/AUSTRALIA - “Guarire i cuori spezzati”: l’impegno della Chiesa per la riconciliazione dopo il genocidio ruandese

sabato, 10 maggio 2014

Sidney (Agenzia Fides) - In occasione del ventesimo anniversario del genocidio avvenuto in Ruanda, Catholic Mission Australia intende rafforzare il grande impegno della Chiesa cattolica nel paese africano per aiutare le persone ancora traumatizzate da quel terribile evento. A testimonianza di questo impegno, nei mesi di maggio e giugno padre Emmanuel Nsengiyumva, sacerdote ruandese, visiterà 14 diocesi cattoliche australiane per condividere come sopravvissuto la sua esperienza e promuovere l’appello “Heal the broken-hearted” (guarire i cuori spezzati) promosso da Catholic Mission. Il sacerdote prenderà parte ad alcuni eventi organizzati per l’occasione, parlerà nelle scuole e nelle parrocchie del suo ruolo di promotore di questo processo di guarigione e dell’ispirazione al perdono ricevuta anche da altre vittime.
Era un giovane seminarista diciottenne quando circa un milione di persone furono massacrate. “Quando sono diventato sacerdote - si legge nel comunicato inviato all’Agenzia Fides da Catholic Mission Australia – gli effetti del genocidio mi hanno ulteriormente convinto che sarei stato il giusto canale di Dio per aiutare la gente a guarire da questo immenso dolore”. Il vice direttore nazionale di Catholic Mission, Peter Gates, sottolinea che “la maggior parte di noi ricordano i terribili eventi del genocidio, ma molti non sono consapevoli dell’incredibile processo di riconciliazione, attualmente in corso, in gran parte facilitato dalla Chiesa cattolica. E’ con grande emozione che accogliamo p. Emmanuel soprattutto in occasione del lancio del nostro appello ‘Heal the broken-hearted’, che evidenzia proprio questa fase di trasformazione. P. Emmanuel conosce molto bene le profonde ferite emotive della sua comunità, e l’enorme sfida del perdono che il suo popolo si trova ad affrontare” conclude Gates. (AP) (10/5/2014 Agenzia Fides)


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