AMERICA/COLOMBIA - L'esercito deve essere blindato contro la corruzione

venerdì, 21 febbraio 2014

Bogotà (Agenzia Fides) – "L'esercito deve rimanere blindato contro la corruzione" ha detto Sua Ecc. Mons. Fabio Suescun Mutis, Vescovo Castrense e Vice Presidente della Conferenza Episcopale della Colombia. La breve intervista, inviata all’Agenzia Fides dalla locale Conferenza Episcopale, è stata rilasciata in seguito allo scandalo della corruzione venuto alla luce all'interno dell'esercito nazionale.
Il Presidente Santos ha infatti destituito dall'incarico 6 generali dell'esercito colombiano per la cattiva gestione di appalti o di servizi esterni. Il caso è esploso domenica sera, 16 febbraio, quando sono stati resi pubblici alcuni contratti fatti da parte dell'esercito per l’acquisto di materiale, appalti di servizi ed altro, con cifre false e tremendamente gonfiate.
Il Presule ha espresso "dolore e preoccupazione" in merito a questi fatti, quindi ha suggerito 3 punti di riflessione per tutta la comunità cattolica: “Primo: questa istituzione deve avere un atteggiamento umile nel riconoscere questi fatti; Secondo: aspettare i risultati dell'indagine e pensare alla realtà e alla formazione etica dei suoi membri; Terzo: tutti dobbiamo rispettare la generosità degli uomini e delle donne dell'esercito, non tutti sono corrotti. Ci sono persone che hanno grandi valori e generosità".
Poi Mons. Fabio Suescun Mutis ha aggiunto: "Le indagine diranno la verità, ma l'esercito continua ad avere la fiducia del popolo". Nonostante questi fatti, gli ultimi sondaggi danno l'esercito al secondo posto nella fiducia della popolazione, dopo la Chiesa cattolica. Al riguardo, il Vescovo ha invitato i colombiani a continuare a fare affidamento sull'esercito: "Sono uomini buoni che combattono per il loro paese". (CE) (Agenzia Fides, 21/02/2014)


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