AMERICA/VENEZUELA - “Si ha il diritto di protestare, ma la violenza deve finire”, il vescovo di Maracay

sabato, 15 febbraio 2014

Maracay (Agenzia Fides) – Il Vescovo della diocesi di Maracay (Venezuela), Mons. Rafael Ramón Conde Alfonzo, ha voluto esprimersi sulla terribile situazione di violenza che vive il paese e ha inviato un messaggio “sia agli studenti che hanno una propria concezione ideologica, si a quelli che non la condividono”. “Tutti abbiamo la responsabilità nel forgiare un Venezuela più dignitoso”, ha detto il vescovo nella nota inviata a Fides, “ma non in forme violente”, che generano solo caos e altra violenza. Mons. Conde Alfonzo ha voluto sottolineare che “il diritto di protestare è un diritto civile, concesso dalla Costituzione che lo stato deve riconoscere”. Ha poi aggiunto che la popolazione venezuelana ha motivo di protestare: “Nessuno può negare o nascondere che imperversano violenza ed insicurezza”, aggiungendo che “lo Stato deve assumere il suo ruolo di governare per tutti i cittadini e non solo per una fazione”.
Le recenti manifestazioni di protesta contro il governo del Presidente Nicolás Maduro hanno provocato tre morti e il numero di feriti supera la cinquantina (Vedi Fides14/02/2014). Mentre i leader dell'opposizione criticano duramente l'azione della Polizia e le autorità del governo. Lo stesso Maduro ha lanciato questa notte un invito ai principali gruppi politici (anche dell'opposizione), chiedendo di svolgere insieme un “Plan de Pacificacion” (Piano di pacificazione) per risolvere il grave problema dell’insicurezza per le strade.
Secondo dati raccolti da Fides dalla stampa locale, in Venezuela il problema dell'insicurezza ha causato solo nel 2013, 11.000 morti (cifre ufficiali) ma secondo dati di alcune Ong i morti sono oltre di 20.000. (CE) (Agenzia Fides, 15/02/2014)


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