AFRICA/NIGERIA - “No all’imposizione di valori laicisti in Africa” afferma l’Arcivescovo di Jos

mercoledì, 12 febbraio 2014

Abuja (Agenzia Fides) - “Non dobbiamo essere fagocitati dalle imposizioni dispotiche di alcuni governi o di alcune organizzazioni non governative che vogliono dettare le tendenze morali mondiali basate sui loro valori laicisti” ha affermato Sua Ecc. Mons. Ignatius Ayau Kaigama, Arcivescovo di Jos e Presidente della Conferenza Episcopale della Nigeria, nel suo indirizzo di saluto per l’apertura del Seminario di lavoro dei medici e degli infermieri cattolici. Il Seminario dal titolo “La pratica dell’assistenza sanitaria e gli insegnamenti sociali della Chiesa cattolica” si è tenuto presso il Centro Pastorale di Jos.
Mons. Kaigama ha sottolineato che spesso le critiche alla posizione della Chiesa cattolica su tematiche relative alla difesa della vita e alla morale sessuale derivano da posizioni pregiudiziali, frutto della scarsa conoscenza degli insegnamenti cattolici.
“La Chiesa cattolica è di frequente giudicata da persone alle quali non interessa conoscere quello in cui realmente crede. I pregiudizi trasmessi da una generazione all’altra hanno reso ciechi i critici della Chiesa cattolica, per cui molti di loro non sono in grado di essere obiettivi sulle tradizioni e sulle credenze dei cattolici”.
L’Arcivescovo ha poi aggiunto che “in Africa, quando si tratta di controllo della popolazione, uso del preservativo, omosessualità, ecc., a volte, le posizioni occidentali sono imposte a forza agli africani attraverso gli incentivi finanziari. Gli africani non devono essere degli imitatori, credendo che qualunque cosa provenga dall’occidente sia giusta”.
“Senza un discernimento culturale o intellettuale - ha aggiunto Mons. Kaigama - corriamo il rischio di perdere i nostri valori e di diventare né africani né occidentali”. “Dobbiamo rimanere fedeli alla nostra eredità religiosa persino quando parte di coloro che ci hanno introdotti al cristianesimo sono diventati critici veementi e alcuni nutrono un odio patologico nei confronti delle direttive o nelle valutazioni morali della Chiesa” ha concluso l’Arcivescovo di Jos. (L.M.) (Agenzia Fides 12/2/2014)


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