AMERICA/PARAGUAY - Aumenta il numero dei bambini di strada che ‘lavorano’ ai semafori

lunedì, 10 febbraio 2014

Asunción (Agenzia Fides) – Ogni giorno ai semafori delle strade della capitale paraguaiana si incontrano sempre più bambini lavoratori: con in mano bottiglie di acqua e sapone, sono pronti a lavare i vetri delle macchine di passaggio, vendere frutta, caramelle e altri articoli, anche se spesso nessuno lascia loro qualche spicciolo. Per far fronte a questa emergenza è stata istituita un’apposita linea telefonica, la linea Fonoayuda 147. Le persone possono contattare il 147 per denunciare casi di sfruttamento e maltrattamento di minori di strada. Un gruppo di operatori per l’infanzia, impegnato 24 ore su 24, parte immediatamente alla ricerca del bambino, bambina o adolescente. Questo servizio rientra nel programma denominato “Abrazo”, che tuttavia, non viene utilizzato da tutte le famiglie perché alcune perderebbero così la loro fonte principale di sostentamento. Secondo le stime, nel solo mese di dicembre 2013, hanno beneficiato del Programma Abrazo 450 bambini recuperati dalle strade.
Secondo le informazioni pervenute a Fides, nella città di Luque, a 15 km dalla capitale, si vedono per lo più piccoli indigeni allontanati dalle rispettive comunità di Canindeyú e Caaguazú a causa della precaria situazione economica. Durante la pausa scolastica estiva il fenomeno si aggrava, per questo da circa 5 anni è nata un’altra iniziativa, denominata “Operativo Verano”, che presta particolare attenzione ai bambini di strada durante l’estate assistendoli in centri comunitari. In Paraguay si registra il 32,8% di abitanti poveri, il 18,7% di gente che vive in povertà estrema e 229 mila famiglie che sopravvivono con meno di 10 mila Guaraní paraguaiani al giorno. (AP) (10/2/2014 Agenzia Fides)


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