ASIA/COREA DEL SUD - L’Arcivescovo di Seul: “I martiri coreani, modello di santità per l’oggi”

lunedì, 10 febbraio 2014

Seul (Agenzia Fides) – “La beatificazione dei martiri coreani è una bellissima notizia per la Chiesa coreana. Sono pieno di gioia e ringrazio la Santa Sede per tale decisione. Vorrei condividere questa felicità con tutti coloro che si sono adoperati nel processo di beatificazione e tutti i fedeli che pregano ardentemente per la canonizzazione”: lo dice all’Agenzia Fides l’Arcivescovo di Seul, mons. Andrew Yeom Soo-jung, neo nominato cardinale, commentando l’esito felice della causa di beatificazione dei martiri coreani. Infatti, con il decreto firmato il 7 febbraio scorso, Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione per le cause dei Santi a promulgare il decreto per il martirio dei servi di Dio Paolo Yun Ji-chung, laico, e 123 compagni, uccisi in Corea in odium fidei tra il 1791 e il 1888.
L’evento, secondo l’Arcivescovo, ha un grande un valore per la Chiesa coreana di oggi: “Guardando dalla storia, i martiri coreani sono grandi modelli di santità che hanno attraversato le barriere di status sociale e amato il prossimo senza discriminazione di genere, classe sociale, religione. Erano promotori dei diritti umani e hanno giocato un ruolo importante nella storia dell’intera nazione coreana. Come questi martiri, anche noi siamo chiamati ad abbracciare e amare l'altro per rendere il mondo un posto migliore, più giusto e fraterno”. Mons. Yeom esprime “gratitudine verso tutti coloro che in Corea, a diversi livelli, hanno mostrato interesse per questo evento, soprattutto il governo, e tutte le comunità e i settori della società, anche non cristiani”. (PA) (Agenzia Fides 10/2/2014)


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