ASIA/CINA - Malati di lebbra: l’attenzione della comunità cattolica

sabato, 25 gennaio 2014

Shi Jia Zhuang (Agenzia Fides) – Per i malati del villaggio dei lebbrosi di Tai An, nella diocesi di Yan Zhou nella provincia di Shang Dong, in Cina continentale, il 20 gennaio è stata una giornata memorabile di grande festa: alcuni rappresentanti della comunità diocesana hanno fatto loro visita portando tanti regali e soprattutto il calore dell’amore cristiano. Secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, in vista della Giornata mondiale dei malati di lebbra e del Capodanno cinese, un gruppo di una decina di persone, tra religiose e laici, guidato dal parroco della parrocchia di Ji Ning, ha portato ai malati indumenti invernali e regali per il Capodanno cinese, oltre ad organizzare la celebrazione della Messa per i malati cattolici e un incontro di catechismo per i non cattolici.
In Cina la Chiesa è sempre stata in prima linea nell’assistenza ai malati di lebbra, come a quelli malati di Aids, e ai tanti altri emarginati dalla società, o addirittura dai loro stessi familiari. Decine di religiose lavorano nelle 17 strutture statali che accolgono i lebbrosi, per non parlare dei numerosi enti gestiti dalle suore cinesi o coordinate da Jinde Charities, l’organizzazione caritativa cattolica cinese. Nella sperduta isola di Da Qin, dove fino a qualche anno fa sorgeva la più grande struttura per i lebbrosi cinesi, è rimasta famosa una suora indiana, suor Ruan, che offriva il suo servizio a questi malati privati di ogni affetto: per loro “la ragazza Ruan”, come la chiamavano, era diventata la parente più prossima. Nelle province di Yun Nan, Si Chuan, Gui Zhou, dove esistono ancora i lebbrosari, sono tante le suore cinesi come suor Ruan che passano la loro vita ad assistere questi malati, portando loro non solo assistenza medica ma soprattutto comprensione umana e affetto fraterno nel nome di Gesù. (NZ) (Agenzia Fides 2014/01/25)


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