AMERICA/VENEZUELA - La mancanza di carta per i giornali mette in pericolo la democrazia

venerdì, 24 gennaio 2014

Caracas (Agenzia Fides) – La carenza di diversi prodotti di base del paniere dei venezuelani comprende ormai anche la carta per stampare i giornali, così molte testate, secondo le informazioni raccolte dall'Agenzia Fides, stanno ormai facendo il conto alla rovescia per fermarsi o chiudere, almeno temporaneamente. “Abbiamo ridotto il numero di pagine e anche il numero di copie del giornale e, nonostante ciò, il nostro deposito potrà bastare solo per 12 giorni" ha detto David Natera, direttore del "Correo del Caroni", a Ciudad Guayana. Il Venezuela non produce carta da giornale, che viene acquistata da Canada, Cile ed Europa. Come tutte le importazioni, anche quella della carta è soggetta da 11 anni a rigide norme di controllo sui cambi di valuta, con lo Stato come unico fornitore di valuta.
Catalina Botero, membro della Commissione Inter-Americana sui Diritti Umani (specialista sulla libertà di espressione), domenica 19 gennaio, da Washington, ha ricordato che "la carta da giornale è fondamentale per l' esercizio della libertà di espressione". La carenza di carta "è un problema molto serio, non solo per i media e i giornalisti, ma per l'intera società, che vede compromesso il suo diritto di ricevere informazioni" ha detto la Botero.
Proprio il giorno precedente Tania Diaz, ex ministro dell'Informazione e membro del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV), aveva affermato: "qui non c'è mai stata né ci sarà alcuna limitazione per i giornali o le aziende di comunicazione (media) a svolgere il proprio lavoro in totale libertà e con libertà di espressione".
"Da mesi nessun importatore porta carta newsprint, usata dai quotidiani, o quella tipo glassé per le riviste. Il rifiuto del governo di fornire le divise necessarie per l'importazione ci porterà a diventare un paese senza giornali, qualcosa di mai visto in due secoli" ha detto il direttore del quotidiano “El Nacional”, Miguel Henrique Otero. “In Venezuela, tutte le importazioni fuori dal controllo del cambio ufficiale sono illegali, si può andare in prigione" aggiunge.
I giornali più colpiti dalla mancanza di carta sono “El Nacional” ed “El Nuevo País” a Caracas; “El Correo del Caroni” ed “El Impulso” al centro (a Barquisimeto), che hanno una linea editoriale critica verso il governo di Maduro (erede di Hugo Chavez che ha governato il paese dal 1999 fino alla sua morte nel 2013). Ma la crisi colpisce anche i quotidiani di linea neutra, come il più diffuso nel paese, "Ultimas Noticias". Perfino il tabloid di Caracas, "Vea", fondato per sostenere il governo di Chavez, attraversa momenti difficili. (CE) (Agenzia Fides, 24/01/2014)


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