ASIA/IRAN - Arresti di cristiani nelle “chiese domestiche” a capodanno e nel periodo natalizio

martedì, 14 gennaio 2014

Teheran (Agenzia Fides) – Le autorità di sicurezza iraniane hanno arrestato quattro cristiani iraniani, riunitisi in casa per celebrare il capodanno con un momento di preghiera nella cittadina di Karaj. La polizia ha fatto irruzione, ha percosso e arrestato Sara Rahimi-Nejad, Mostafa Nadri, Majid Sheidaei e George Isaia, trasferendoli in un luogo sconosciuto. Come riferisce una nota inviata a Fides da “Mohabat News”, agenzia di informazione dei cristiani iraniani, gli aganti in borghese hanno sequestrato effetti personali, libri, appunti, computer, CD e DVD. Nei giorni scorsi i familiari dei quattro, recatisi al carcere di Evin per avere informazioni sui loro cari, sono stati allontanati. Durante il periodo natalizio, un altro gruppo di cristiani era stato arrestato: si tratta di Faegheh Nasrollahi, Mastaneh Rastegari, Amir Hossein-Nematollahi, Ahmad Bazyar e Hosseini, riunitisi in una chiesa domestica a Teheran.
Secondo quanto riferiscono fonti di Fides, le pressioni sulla comunità cristiana iraniana si intensificano nel tempo di Natale e Capodanno: la polizia compie incursioni per scoraggiare i fedeli che si riuniscono nelle cosiddette “chiese domestiche”, considerate irregolari e pericolose e perseguite secondo le norme sulla sicurezza nazionale. Spesso la polizia cerca di estorcere confessioni in cui i detenuti cristiani ammettano di essere “pagati dall’estero per promuovere il cristianesimo in Iran”.
Secondo un recente rapporto dell’Ong “Open Doors” l’Iran si colloca tra i primi dieci paesi al mondo dove i cristiani sono maggiormente perseguitati. (PA) (Agenzia Fides 14/1/2014)


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