AFRICA/SUD SUDAN - “Esiste il rischio che altre aree si rivoltino” dice una fonte di Fides

mercoledì, 18 dicembre 2013

Juba (Agenzia Fides)-“La mancanza di atteggiamenti democratici nei confronti dell’opposizione politica, soprattutto a partire da luglio di quest’anno, ha dato vita ad un’opposizione armata che ha tentato il golpe” dice all’Agenzia Fides una fonte della Chiesa locale in Sud Sudan, a pochi giorni dal fallito golpe che ha provocato almeno 500 morti a Juba.
“Il colpo di Stato è fallito a Juba ma i suoi organizzatori sono riusciti a fuggire dalla capitale. Ora il pericolo è che questi capi che hanno anche un ascendente sull’esercito, riescano a sollevare alla rivolta altre aree del Paese, soprattutto quelle dalle quali sono originari. Purtroppo l’aspetto tribale conta ancora molto. Il rischio è reale soprattutto nell’Alto Nilo” dice la nostra fonte.
“Secondo le notizie che abbiamo a Bor, capitale dello Stato di Jonglei, sono in corso dei disordini” aggiunge.
“Per comprendere le dinamiche complesse della situazioni occorre tenere conto che l’attuale Presidente Salva Kiir è un Dinka dell’area di Bar al-Ghazal, mentre John Garang, (lo storico leader sud sudanese che ha posto le basi dell’indipendenza del Paese dal Sudan, morto in un incidente di elicottero nel 2005, ndr.) era anche lui un Dinka ma di Bor, dove ora ci sono i disordini” spiega il nostro interlocutore. “La popolazione Dinka di Jonglei non ha mai accettato del tutto Kiir come Presidente. Riek Machar, il Vice Presidente, dimissionato a forza a luglio, è invece un Nuer, la seconda etnia del Sud Sudan. Ed è stato Machar che avrebbe organizzato il fallito golpe, con l’aiuto di alcune tribù minoritarie, oppure addirittura della parte dei Dinka dalla quale proveniva John Garang”.
“Purtroppo in questo scenario non sembra che il bene della nazione sia collocato al primo posto. Speriamo e preghiamo perché tutti coloro che hanno delle responsabilità politiche e militari in questo Paese lavorino per il bene della nazione, mettendo da parte, se è il caso, le loro ambizioni personali” conclude la fonte di Fides. (L.M.) (Agenzia Fides 18/12/2013)


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