AMERICA/BRASILE - Una sola voce: “Risolvere il problema delle terre in modo definitivo”

venerdì, 29 novembre 2013

Brasilia (Agenzia Fides) – La Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB) ha pubblicato una dichiarazione con il titolo "Popoli indigeni e agricoltori" nella quale esprime partecipazione alla loro "angoscia" per la mancata soluzione dei "conflitti sulla terra". Secondo la nota inviata all’Agenzia Fides, il documento, pubblicato il 27 novembre a Brasilia, afferma: "Il momento è critico e richiede un'azione urgente ed efficace da parte del governo brasiliano in difesa della vita, della giustizia e della pace tra indigeni e agricoltori del paese".
La CNBB condivide "l'angoscia dei popoli indigeni e degli agricoltori dinanzi alla mancanza di risposte da parte del governo federale e dei rispettivi governi statali, per risolvere in modo definitivo i conflitti sulla terra che ogni giorno aumentano". Secondo i Vescovi brasiliani, ci sono due soluzioni a questa situazione: "il riconoscimento dei diritti storici e costituzionali dei popoli indigeni sulle loro terre tradizionali, e il riconoscimento dei titoli fondiari assegnati in buona fede".
I Vescovi dichiarano "inaccettabile" la posizione del governo federale e dei governi statali "nell'impedire e ritardare la soluzione di questi problemi", perché "aumenta l'incertezza, l'angoscia e il rischio di conflitti tra indigeni e agricoltori”. Nella situazione attuale i popoli indigeni e gli agricoltori sono "vittime di un modello sbagliato di occupazione del territorio brasiliano".
"La Chiesa e i suoi ministri si sono impegnati per l'evangelizzazione e la pastorale indigena e degli agricoltori. Questo impegno è al servizio della vita" si legge nella dichiarazione, firmata dal Presidente, dal Vicepresidente e dal Segretario generale della CNBB, rispettivamente il Card. Raymundo Damasceno Assis, l’Arcivescovo José Belisário da Silva e il Vescovo Leonardo Ulrich Steiner. (CE) (Agenzia Fides, 29/11/2013)


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