EUROPA/ITALIA - Conclusa la fase diocesana del processo di beatificazione di Luisa Guidotti Mistrali, medico missionario, uccisa in Rhodesia

martedì, 26 novembre 2013

Modena (Agenzia Fides) – Alla presenza dell’Arcivescovo di Modena-Nonantola, Sua Ecc. Mons. Antonio Lanfranchi, si è conclusa il 23 novembre a Modena, nella chiesa di San Domenico di cui era parrocchiana, la fase diocesana del processo di beatificazione di Luisa Guidotti Mistrali, membro dell’Associazione Femminile Medico Missionaria (AFMM), uccisa nell’allora Rhodesia (attuale Zimbabwe) nel 1979.
Nata a Parma il 17 maggio 1932, Luisa Guidotti Mistrali si trasferì a Modena con la famiglia alla morte della madre. Dopo il liceo scientifico si iscrive alla facoltà di Medicina. Sono gli anni “preconciliari - scrive Luisa - l’epoca in cui si andava prendendo coscienza della funzione del laicato nella Chiesa”. E ancora: “volevo andare in missione come medico, andare per sempre, restando laica fra i laici”. Secondo le informazioni raccolte dall'Agenzia Fides, nel 1960 Luisa chiede di far parte dell’Associazione Femminile Medico Missionaria e nell’agosto 1966 parte per l’allora Rhodesia, con destinazione Chirundu, Ospedale Paolo VI. A causa degli eventi locali è costretta a tornare in Italia per alcuni mesi. Riparte poi per l’Africa, con destinazione prima l’ospedale Regina Coeli Mission e poi la missione All Souls.
Il 6 luglio 1979, mentre sta accompagnando a Nyadiri una partoriente a rischio, l’auto di Luisa viene investita da una raffica di mitra. Trasportata all’ospedale governativo di Mutoko, vi giunge priva di vita. Nel 1983 l’ospedale di All Souls viene intitolato a Luisa Guidotti Mistrali. Il 23 ottobre 1988, per volontà dell’Arcivescovo di Modena, le sue spoglie sono trasferite nel Duomo di Modena. Il processo di canonizzazione è stato aperto nel 1996. (SL) (Agenzia Fides 26/11/2013)


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