AMERICA/COLOMBIA - Violenza e conflitti: le donne hanno la peggio

lunedì, 25 novembre 2013

Medellín (Agenzia Fides) – In Colombia circa il 70% delle donne subiscono ogni tipo di violenza sia dovuta ai conflitti armati, in corso da oltre 30 anni nel Paese, sia a omicidi, abusi sessuali, torture, rapimenti e privazione di ogni bene. In occasione della Giornata Internazionale per la eliminazione della violenza contro le donne, l’ong cattolica spagnola Manos Unidas ha raccolto varie testimonianze di vittime sfuggite alla Farc e alle forze paramilitari per trasferirsi a Medellín, città comunque nota per la violenza dei narcotrafficanti e le bande criminali giovanili, i cosiddetti ‘combos’. Alcune tra le donne vittime di questo interminabile conflitto, grazie alle suore Francescane sono entrate a far parte del progetto della fondazione “Speranza e Vita”. Il Progetto, al quale ha aderito Manos Unidas, e nato nel 2002 per sostenere le famiglie sfollate, provenienti da zone rurali ed emarginate. Queste dipendono in gran parte dalle entrate sporadiche che le donne capo famiglia ricevono dalle industrie tessili, le principali della zona. Altre vivono vendendo prodotti di vario genere per le strade della città, sebbene questo ‘lavoro’ di solito tocca ai piccoli di casa, che sono così costretti ad abbandonare gli studi. Le suore Francescane di Medellín hanno pensato che, in un ambiente dove è così predominante il settore tessile, un laboratorio sarebbe stato la soluzione migliore per alleviare le condizioni di povertà di molte donne dei villaggi più emarginati. Da questa idea è nato il primo laboratorio e negli anni sono sorti altri piccoli lavori privati che le donne fanno nelle proprie case. “Sperenza e Vita” oltre ad occuparsi della formazione per il buon funzionamento dei laboratori, offre sostegno psicosociale, elemento imprescindibile perché le donne riescano a superare i trauma che subiscono tra violenze e conflitti. (AP) (25/11/2013 Agenzia Fides)


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