VATICANO - L’Anno della Fede si conclude nel segno della missione

lunedì, 25 novembre 2013

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre Francesco ha chiuso domenica 24 novembre, Solennità di Cristo Re dell’universo, l’Anno della Fede, che era stato inaugurato da Papa Benedetto XVI l’11 ottobre 2012 nel cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, con precisi richiami alla missione ed all’universalità della Chiesa. In primo luogo l’esposizione delle reliquie dell’Apostolo Pietro, che concluse la sua predicazione con il martirio, poste accanto all’altare durante la Messa, quindi la raccolta di offerte per le popolazioni delle Filippine recentemente colpite dal tifone Haiyan. Nell’omelia poi il Santo Padre ha salutato con particolare affetto i Patriarchi e gli Arcivescovi Maggiori delle Chiese Orientali Cattoliche presenti, ed ha sottolineato: “lo scambio della pace che compirò con loro, vuole significare anzitutto la riconoscenza del Vescovo di Roma per queste Comunità, che hanno confessato il nome di Cristo con una esemplare fedeltà, spesso pagata a caro prezzo”.
Al termine della Celebrazione, il Papa ha consegnato la sua prima Esortazione Apostolica, significativamente intitolata “Evangelii gaudium”, a 36 rappresentanti del Popolo di Dio provenienti da 18 diversi Paesi. Come aveva sottolineato in precedenza l’Arcivescovo Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione, “credere significa anche partecipare ad altri la gioia dell’incontro con Cristo. L’Esortazione del Papa, quindi, diventa una missione che viene affidata a ogni battezzato per farsi evangelizzatore”.
Prima di recitare l’Angelus, Papa Francesco ha ricordato: “In questa giornata, il nostro pensiero riconoscente va ai missionari che, nel corso dei secoli, hanno annunciato il Vangelo e sparso il seme della fede in tante parti del mondo; tra questi il Beato Junípero Serra, missionario francescano spagnolo, di cui ricorre il terzo centenario della nascita”. Quindi ha invitato a pregare l’Angelus: “Con questa preghiera invochiamo la protezione di Maria specialmente per i nostri fratelli e le nostre sorelle che sono perseguitati a motivo della loro fede, e sono tanti!”. (SL) (Agenzia Fides 25/11/2013)


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